Tram storico di Napoli: viaggio sulla linea 422. La guida

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Esiste un modo alternativo e sostenibile per andare alla scoperta del capoluogo campano: si tratta della nuova linea 422, che ha riportato in azione il tram storico di Napoli che risale al 1935. In questo articolo ti daremo tutte le informazioni utili e qualche consiglio sulle fermate più interessanti.

Molte città europee hanno scelto di riutilizzare i tram storici, iconico simbolo del trasporto urbano, per regalare ai visitatori, ma anche ai cittadini, un’esperienza diversa dal solito e allo stesso tempo per ridurre le emissioni inquinanti e per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.

Ne sono un esempio virtuoso i tram gialli di Lisbona, che non sono soltanto una pittoresca attrazione per i turisti, ma anche un mezzo fondamentale per gli spostamenti di residenti e pendolari, che riescono così a raggiungere i quartieri arroccati sulle colline della città, come Bairro Alto e Chiado, in genere difficilmente accessibili per gli autobus tradizionali.

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Altri tram storici ben noti si trovano a Budapest, Praga e Milano. Proprio nel capoluogo meneghino circa 150 tram modello 1928 – costruiti tra la fine degli anni Venti e l’inizio degli anni Trenta – sono ancora in servizio con la linea 10 nelle aree centrali della città.

Ora anche Napoli si è aggiunta a questa lista. Dal 9 dicembre scorso infatti è possibile viaggiare su un tram storico di quasi un secolo di vita: i mezzi della linea 422, restaurati e adeguati agli standard di sicurezza in vigore, collegano San Giovanni a Teduccio con Piazza Nazionale per offrire ai passeggeri un’esperienza suggestiva, tra storia e modernità. Scopriamo insieme le caratteristiche di questo tram storico e il suo percorso per esplorare la città in modo unico.

Il tram storico 422 di Napoli

I tram storici che fanno parte della nuova linea 422 offrono un’alternativa unica per scoprire Napoli in modo originale e sostenibile. Le vetture CT139 K, che risalgono 1935, restaurate e sottoposte a collaudo da ANSFISA, l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria, rispettano tutti gli standard di sicurezza. Il progetto punta a riportare in vita uno dei patrimoni storici e culturali di Napoli, preservandone tutto il fascino retrò. L’unico elemento rinnovato è la livrea: originariamente caratterizzata da una linea verde e poi arancione, oggi il tram è riconoscibile per l’elegante accostamento di bianco, blu e giallo.

La linea 422 inoltre ottimizza i collegamenti con le linee 421 e 412 e contribuisce così a migliorare l’efficienza del trasporto pubblico di Napoli. Questi tram, alimentati interamente da energia elettrica, rappresentano un ulteriore passo verso la transizione sostenibile cittadina e verso un modello di mobilità urbana più rispettoso per l’ambiente.

Le informazioni utili per salire a bordo del tram storico di Napoli

I tram della linea 422 sono in servizio sulla nuova tratta che collega il deposito di San Giovanni a Teduccio con Piazza Nazionale, nel centro storico di Napoli. Sono operativi dal lunedì al sabato dalle 6:00 alle 22:00 e la frequenza di passaggio garantita è di venti minuti, in sinergia con le linee 421 e 412.

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Per sfruttare il servizio è sufficiente acquistare un normale biglietto per i mezzi pubblici comodamente via app: con il biglietto integrato (valido 90 minuti) o con quello giornaliero puoi scegliere di visitare alcune delle attrazioni più belle lasciando che sia un tram storico a portarti dall’una all’altra.

Se arrivi a Napoli in treno o in auto, ti sarà più comodo iniziare l’esplorazione della città a bordo del tram storico a partire da Piazza Garibaldi, che è antistante la Stazione Centrale.

Sul percorso del tram storico 422

Aderire a un turismo più sostenibile significa anche scegliere i mezzi più green per visitare una città. La mobilità condivisa, dunque, come biciclette o monopattini elettrici, e il trasporto pubblico si rivelano ottimi alleati per andare alla scoperta di monumenti e palazzi storici nel capoluogo della Campania.

La linea 422 non è da meno e sul suo percorso ci sono diverse fermate che portano verso attrazioni interessanti.

Partenza e arrivo: Piazza Nazionale e San Giovanni a Teduccio

Dal capolinea di Piazza Nazionale, nata nel 1885 nell’ambito dei lavori del Risanamento di Napoli, il tram si muove verso sud-est fino al quartiere San Giovanni a Teduccio. Quest’ultimo è un ottimo punto di partenza per raggiungere le 122 Ville Vesuviane del Miglio d’Oro, costruite tra il XVIII e il XIX secolo nella zona tra Ercolano, Napoli e Torre del Greco chiamata Miglio d’Oro per la ricchezza storica e paesaggistica di questo tratto dell’odierna SS18 Tirrena Inferiore.

La zona di San Giovanni a Teduccio è stata anche la sede della prima industria ferroviaria italiana grazie alla storica tratta Napoli-Portici: oggi le celeberrime Officine di Pietrarsa, la prima fabbrica italiana di locomotive rimasta attiva dal 1840 al 1975, ospita il grande Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, sette padiglioni in cui ammirare ogni tipo di locomotiva, a partire da quella a vapore, ma anche opere d’arte e la ricostruzione del Salone Reale, in stile liberty.

Cosa vedere in Piazza Garibaldi

Una delle fermate intermedie ma ancora centralissime della linea 422 è nella grande Piazza Garibaldi, perfetto punto di partenza per esplorare il centro storico di Napoli, ma anche le attrazioni nelle immediate vicinanze.

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Tra queste, la prima a saltare all’occhio al centro della piazza è la stazione della linea 1 della metropolitana, progettata nel 2004 dall’architetto francese Perrault. La sua particolarità è l’incrocio sospeso tra le scale mobili in salita e in discesa e le due opere di Michelangelo Pistoletto (“Stazione 1” e “Stazione 2”) che riproducono il perenne andirivieni dei pendolari a grandezza naturale.

Senza allontanarsi troppo da Piazza Garibaldi, è di sicuro interesse la rinascimentale Porta Capuana, costruita nel 1484, che costituisce uno degli ingressi storici all’antica città partenopea. Poco distante, in Piazza Enrico de Nicola, si trova l’Ex Lanificio Borbonico, un edificio industriale dove nel periodo borbonico si fabbricavano le divise per l’esercito del Regno delle Due Sicilie e che oggi è diventato un centro culturale molto attivo.

Infine, su corso Garibaldi, un’altra fermata intermedia della linea 422, ci sono i resti della Stazione Bayard, capolinea della prima ferrovia italiana inaugurata nel 1839, che collegava Napoli a Portici.

Articolo Modificato Il:13 Gennaio 2025



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