Massa, rinnovata e restituita al liceo Fermi la palestrina: «Adesso è uno spazio moderno e all’avanguardia»

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MASSA – Con il recupero della palestrina inaugurata stamani dal presidente della provincia Gianni Lorenzetti, il liceo scientifico Fermi compie un ulteriore passo verso la modernizzazione del plesso che avendo anche un indirizzo sportivo ed essendo una scuola in crescita con un numero sempre maggiore di iscritti, necessita più che mai di spazi dove studiare e praticare le scienze motorie. Uno spazio strappato al degrado, spiegano Lorenzetti e la dirigente scolastica Stefania Figaia testimone nei suoi sette anni alla guida della scuola, di un percorso di valorizzazione della scuola. A spiegare i passaggi che hanno portato al recupero è lo stesso Lorenzetti, orgoglioso di annunciare a margine della cerimonia, un’altra prossima inaugurazione che ha in serbo la Provincia: le nuove officine del Meucci. Entrando nella nuova palestrina Lorenzetti ha salutato alcune classi di studenti presenti: “I ragazzi oggi vedono un luogo rinnovato. Io ho avuto la possibilità di vedere com’era prima: questa era un sottofondo di cantina temporaneamente sistemato per una palestra di judo. Abbiamo dovuto mandare via l’associazione perché non era più un luogo adeguato. Questo liceo – ha ricordato la storia della scuola – non aveva una palestra, i ragazzi andavano a fare gli esercizi al Csi e con molta fatica e tanti soldi abbiamo: per prima inaugurato la palestra nel pallone idrostatico vicino a Oviesse. Poi però le potenzialità e le possibilità di intervenire su questa palestrina le avevamo viste e nella ristrettezza delle risorse della Provincia abbiamo fatto un mutuo con il Coni di 230mila euro e attinto 60mila euro dal bilancio scarso della Provincia e ci siamo riusciti. Non sarà risolutivo di tutto, la carenza di strutture è un problema fisiologico italiano- ha aggiunto il presidente – stiamo provando con il Pnrr a mettere insieme un po’ di risorse per andare avanti, questa però è una risposta e siamo orgogliosi di essere arrivati qui. Metteremo anche degli specchi  alle pareti, le insonorizzazione al soffitto e la filodiffusione per la musica e piccoli accorgimenti che miglioreranno le attività. Sarà un luogo dove poter studiare perché anche educazione fisica  è uno studio. Stiamo lavorando anche per spostare il Provveditorato in modo da poter liberare anche le aule”. Più che soddisfatta anche la preside Figaia. “Sono dirigente qui da 7 anni e in questi anni – ha quindi preso la parola Stefania Figaia – ho assistito al cambiamento completo di questo edificio, un cambiamento positivo che è andato verso la riqualificazione e verso il restauro e il ripristino di tanti spazi compresa la demolizione della pensilina che ha cambiato in meglio il profilo di questo edificio. Rendo merito all’amministrazione provinciale grazie a Gianni Lorenzetti e all’architetto Tongiani che nello specifico ne ha seguito progetto e realizzazione. Questo  è solo l’ultimo atto di un percorso iniziato da anni che ci ha visti protagonisti – ha sottolineato la preside ripercorrendo le tappe degli interventi e passando a descrivere il nuovo spazio – nel senso che insieme abbiamo inaugurato il pallone idrostatico dietro Oviesse, insieme abbiamo inaugurato il nuovo ingresso della scuola con l’abbattimento della pensilina e insieme abbiamo garantito la manutenzione ordinaria e insieme siamo intervenuti su alcune emergenze che si sono verificate. La palestrina è un momento anche simbolico: avevamo una parte del liceo occupato da una associazione che aveva ridotto questi spazi molto male, una specie di cantina, c’erano animali, era degradata anche dal punto di vista igienico: oggi abbiamo la luce che entra dalle finestre, una pavimentazione di ultima generazione anticaduta con, sotto il legno, materiale morbido che consente di attutire le cadute, avremo presto gli specchi, avremo la musica che accompagnerà l’attività sportiva dei ragazzi e avremo finalmente la possibilità di collocare tutto un insieme  di attrezzature acquistate anni fa con un progetto europeo e che non aveva finora mai trovato una  collocazione definitiva, attrezzature che fanno invidia alle palestre private con tapis roulant e  cyclettes. I ragazzi – ha precisato la dirigente – continueranno a spostarsi tra la palestra del Tognolo, il pallone idrostatico e il parco dei Ciliegi davanti al Tribunale con la bella stagione, perché le ore di educazione fisica sono tantissime: noi oltre all’indirizzo ordinario abbiamo anche un indirizzo sportivo che raddoppia le ore di attività per cui continueremo a utilizzare le strutture che Provincia e Comune  ci mettono a disposizione. Questo è un giorno importante: il liceo scientifico Fermi con i suoi indirizzi può utilizzare al meglio e compiutamente l’edificio e concludo dicendo che ci piace la promessa del presidente che sta cercando il luogo di destinazione definitiva dell’ufficio scolastico provinciale, perché siamo una scuola in crescita per cui combattiamo con la carenza di spazi”.

E proprio per conto del Provveditorato interviene anche Vincenzo Genovese: “Mi complimento con la dirigente scolastica, questa scuola quando è subentrata alla sua guida era sotto sottodimensionata. Oggi realizziamo questo obiettivo grazie a un lavoro di sinergia con Provincia e Comune. Non  vedo questo spazio – ha asserito Genovese- come palestra ma come un laboratorio delle scienze motorie, un posto dove i ragazzi possono studiare le scienze motorie dal punto di vista di fisica e di biomeccanica. Mi auguro possa essere utile e che si differenzi dagli altri spazi, per portare avanti a un percorso di studi: mi riferisco a scienze infermieristiche, medicina e fisioterapia”.

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A testimonianza di come il liceo Fermi sia e sia stato fucina della classe dirigente massese, ci sono l’assessore Roberto Acerbo e la consigliera provinciale Dina Dell’Ertole, due ex studenti. “Mi ricordo quando a piedi lungo il viale raggiungevamo il Csi” sorride Acerbo tornando ai suoi anni 70 da liceale. Dina Dell’Ertole aggiunge una nota ‘romantica’ come l’ha definita. Dopo aver ringraziato il presidente Lorenzetti e l’architetto Tongiani ha rievocato gli anni in cui, liceale al Fermi, non solo studiava ma muoveva i suoi primi passi nella politica quale rappresentante eletta: “Io oggi ritrovo un ambiente riconsegnato alla scuola: in questo spazio non ho imparato solo educazione motoria e fisica o la ginnastica, in questo spazio ci ho imparato il valore della democrazia, del rispetto e del valore della politica. Vi auguro troviate gli stessi valori” si è rivolta ai ragazzi.

Il rappresentante del Governo, il Prefetto Guido Aprea sempre presente nei momenti più significativi per il territorio, ha raccontato una piccola nota autobiografica: “Anch’io ho fatto il liceo scientifico nella mia città, Bari. Facevamo ginnastica nell’atrio della scuola che confinava con un condominio dove stendevano i panni. Oggi i tempi sono cambiati. Per questo ringrazio la Provincia che nonostante i limiti imposti dalla riforma Del Rio, continua a dare risposte importanti”.





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