«Basta furti e raid seriali ora agenti anche di notte»

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Mai più furti nelle scuole, mai più assalti ai luoghi della educazione e della formazione per i ragazzi.

È una promessa impegnativa quanto importante quella che arriva da Afragola al termine del comitato per l’ordine pubblico voluto dal prefetto di Napoli Michele di Bari dopo gli allarmi lanciati dalla preside dell’istituto “Europa Unita”, la cui succursale era stata presa di mira e razziata per ben 12 volte.

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L’impegno

Si parte da un assunto: le scuole sono, devono essere, obiettivi sensibili per lo Stato. Soprattutto in aree difficili e vulnerabili – e ce ne sono ancora molte, purtroppo – del territorio metropolitano. Ecco perché il prefetto ha voluto che la riunione di coordinamento con i vertici delle forze dell’ordine (presenti il questore Maurizio Agricola, il comandante provinciale dei carabinieri, generale Biagio Storniolo e quello della Guardia di Finanza, Paolo Borrelli) si tenesse proprio nella struttura principale della scuola che si trova nel degradatissimo Rione Salicelle di Afragola. Ed ecco perché una presenza fondamentale nel vertice è stata quella del direttore regionale scolastico, Ettore Acerra.

«C’è la possibilità di invertire la rotta, siamo alla svolta – dice alla fine del comitato il prefetto – Gli indici di delittuosità sono in flessione. Questo significa che c’è un presidio che sostiene la sicurezza e la vigilanza in maniera efficace». E tuttavia, aggiunge di Bari «le scuole sono per noi un obiettivo sensibile da proteggere e salvaguardare».

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Facendo riferimento ai singoli episodi di furti che si sono verificati proprio nella scuola di Afragola e a seguito dei quali la dirigente scolastica ha scritto al prefetto «sono stati realizzati da un presunto autore – ha comunicato il titolare di Palazzo di Governo – che, come mi riferiscono i carabinieri, è stato già deferito all’autorità giudiziaria».

L’indagine

A proposito di quei 12 furti: siamo al più infimo dei livelli di delinquenza. Roba da “brutti, sporchi e cattivi”, se è vero – come hanno dimostrato le indagini dei carabinieri – che il 40enne autore identificato dai militari della stazione di Afragola ha compiuto le ripeture razzie per trafugare rotoloni di carta assorbente, risme di carta e persino pastelli destinati ai bimbi più piccoli, per poi rivendere il tutto per pochi spiccioli.

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La realtà di ciò che le tante persone oneste ed estranee alla criminalità comune e organizzata del Rione Salicelle è lì, a due passi dalla scuola “Europa Unita”: è tra quelle palazzine che sembrano carceri, lungo i viali e le aiuole trasformate in discariche vergognose, persino nei luoghi condominiali dei quali si sono appropriati i pusher che continuano a fare affari d’oro all’ombra dei gruppi nati e cresciuti all’ombra del clan Moccia. Oggi tutti i presunti boss sono in galera, ma al Rione Salicelle comandano le nuove leve di giovanissimi delinquenti, che nella loro megalomania sono forse ancor più pericolosi dei vecchi. Altro che Caivano. Su questo devastato territorio ora c’è l’attenzione della Prefettura. «Anche in questo caso – conferma il prefetto – vi è una grande attenzione delle forze di polizia ed anche la presenza qui del questore, del comandante provinciale dei carabinieri e del comandante provinciale della finanza sta a testimoniare che tutti insieme stanno raggiungendo ragguardevoli risultati».

Le attività

Il prefetto ha voluto anche sottolineare le attività messe in atto dal Comune di Afragola nel quartiere dove si trova la scuola tra cui «un progetto che partirà a giorni e che prevede l’installazione di otto telecamere, di ristrutturazione della palestra e anche di altre progettualità». A proposito della palestra: è la dirigente dell’istituto, Liberata Sannino – la stessa che aveva scritto al prefetto lanciando l’appello a una protezione mirata dopo la raffica di furti subìti – a chiedere a di Bari e ai partecipanti al comitato di visitare quegli spazi che sono indegni per una scuola. E così, attraversando corridoio stretti e sporchi, con le vetrate rotte dai vandali, si arriva a quella palestra trasformata in un catino spoglio e devastato, che ricorda da vicino proprio i locali dell’ex centro Delphinia di Caivano (oggi ristrutturati a tempo di record e restituiti ai residenti del Parco Verde).

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Anche qui ci sarà bisogno di fondi e, soprattutto, di attenzione da parte di tutte le istituzioni. E anche su questo il prefetto si assume l’impegno di seguire da vicino l’iter relativi alle ristrutturazioni. Massimo impegno anche da parte dell’Ufficio regionale scolastico: il direttore Ettore Acerra ha espresso «piena vicinanza alle scuole coinvolte in simili azioni, che ledono il diritto allo studio delle nuove generazioni e minano il patrimonio scolastico».





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