La città di Mantova conferma il valore della solidarietà e dell’impegno umanitario. Venerdì 17 gennaio presso la Sala Consiliare del Comune di Mantova si è tenuta una conferenza stampa dedicata al progetto Open Heart, un’iniziativa promossa dall’associazione territoriale Pobic, da oltre trent’anni attiva nella cooperazione sanitaria internazionale. La sede operativa è a Bozzolo.
Ne hanno parlato l’assessore al Welfare Andrea Caprini e il presidente della associazione Pobic Paolo Novellini, affiancati dai volontari Adedayo Festus, Bodisere Tenila, Jushua Michael, Tonprebofa Lesly, la madre di una bambina Gesiye Francisca e la zia dell’altra bambina Victor Alice Okeoghene. Era presente anche La responsabile comunicazione della Associazione Italiana persone Down (sezione di Mantova) Ilaria Pece.
Il progetto Open Heart
Open Heart nasce per offrire cure salvavita ai bambini affetti da patologie cardiache congenite che vivono in paesi con sistemi sanitari fragili. Il progetto opera principalmente in Nigeria, nei paesi dell’Est Europa e, più di recente, in Uganda, dove Pobic sta sviluppando collaborazioni per intervenire su un numero sempre maggiore di piccoli pazienti.
Accanto a questi Paesi, Pobic è impegnata in un percorso di espansione verso altre nazioni africane, affrontando contesti dove il soccorso sanitario internazionale è spesso complesso e dove l’accesso alle cure è estremamente limitato. Questo potenziamento testimonia l’impegno dell’associazione nel rispondere a bisogni sanitari urgenti e nel costruire reti di solidarietà sempre più ampie.
I bambini individuati nei loro Paesi d’origine vengono trasferiti in Italia per ricevere interventi chirurgici altamente specializzati presso strutture mediche d’eccellenza, come l’ospedale Gaslini di Genova. Solo tra il 2024 e il 2025, cinque bambini sono stati accolti in Italia per essere sottoposti a interventi chirurgici complessi. Tehila e Joshua sono due piccoli pazienti che rappresentano il cuore del progetto e l’impegno dell’associazione.
Le storie di Tehila e Joshua
Tehila ha 7 anni e viene dalla Nigeria. La sua vita, fin dalla nascita, è stata una continua lotta. Vive con la sindrome di Down e con una grave malformazione cardiaca che le impediva di crescere e giocare come tutti i bambini della sua età. Ma Tehila non si è mai arresa, affrontando con coraggio un viaggio lungo e pieno di incognite per arrivare in Italia. Grazie al progetto Open Heart, è stata sottoposta a un intervento chirurgico salvavita al cuore. Ora si sta riprendendo, con un sorriso che racconta una storia di speranza e di futuro.
Joshua ha 8 anni e anche lui arriva dalla Nigeria. Da quando era piccolo, ha dovuto fare i conti con un difetto cardiaco che gli impediva di correre e giocare liberamente. Per lui, Open Heart ha significato poter inseguire un sogno semplice ma fondamentale: tornare a casa e vivere come ogni altro bambino. Dopo un delicato intervento che ha corretto il suo problema cardiaco, Joshua sta recuperando le forze e guarda al domani con occhi pieni di entusiasmo.
Un progetto in crescita
In futuro Open Heart punta non solo a consolidare le attività in Nigeria, Uganda ed Est Europa, ma anche a portare il progetto in nuovi Paesi africani, dove il bisogno di interventi sanitari è enorme e spesso trascurato dal soccorso internazionale. Questo processo di espansione rappresenta una sfida, ma anche un’opportunità per garantire cure a un numero sempre maggiore di bambini e per costruire ponti di solidarietà tra continenti.
Grazie all’impegno di Pobic, il progetto sta anche avviando un programma di adozione a distanza per assicurare ai piccoli pazienti un sostegno continuativo, garantendo loro non solo un presente migliore ma anche un futuro pieno di opportunità.
Un invito alla comunità di Mantova
Pobic invita tutta la comunità mantovana a partecipare a questo momento di condivisione e riflessione. L’incontro è stata un’opportunità per conoscere da vicino le storie di Tehila e Joshua, ma anche per scoprire come ognuno di noi può contribuire a fare la differenza in un progetto che salva vite. Info: 0376 920464. Il sito.
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