SAVONA
SABATO 18 GENNAIO ORE 11
presso Largo Marinai d’Italia
(accanto alla statua “ai caduti del mare”, sotto alla torretta)
Posa della piastrella commemorativa con i nomi
di tutte le vittime del naufragio della Tito Campanella
Il 14 gennaio 1984 affondava e scompariva (non vennero recuperati né rottami del mercantile, né i corpi dei 24 componenti dell’equipaggio, l’allarme venne diffuso solo otto giorni dopo) nel Golfo di Biscaglia il mercantile savonese Tito Campanella, portando con sé le vite di 24 marittimi italiani (siciliani, sardi, pugliesi e campani), nove dei quali liguri tra cui tre genovesi, tre spezzini e tre savonesi, il radio telegrafista Pier Giovanni Dorati 50 anni, di Albisola Mare, il primo macchinista Antonio Gaggero, 59 anni, di Celle Ligure e il giovane di macchina Marco Incorvaia, 22 anni, di Savona. Quarantuno anni dopo il ricordo e la battaglia per la ricerca di verità e di giustizia per le vittime di un omicidio sul lavoro continuano dopo che le indagini e i processi si sono conclusi con una sentenza di proscioglimento degli imputati in appello. Sabato 18 gennaio alle ore 11 ci sarà la posa della lapide alla presenza dei parenti dei marittimi della Tito Campanella, delle autorità dei comuni di Savona, Celle Ligure e Albissola Marina, dell’Associazione Stella Maris don Mario Genta di Savona, delle rappresentanze delle sezioni di Savona delle Associazione Marinai d’Italia e dei Guardia Marina Nazionale, dei sindacati Cgil, Cisl Uil e di tutti quanti vorranno essere presenti nel ricordo e nella testimonianza di una tragedia ancora senza verità e giustizia. Sabato sarà anche l’occasione per ricordare un’altra tragedia dimenticata nella quale la gente di mare savonese pagò un duro contributo, quella della motonave Levante, affondata nel 1963 davanti ad Arbatax provocando 12 morti, solo cinque salme vennero recuperate. Tra le vittime il savonese Emilio De Gregori.
La lapide dedicata alla Tito Campanella, realizzata dal ceramista Andrea Manuzza, sarà benedetta da don Piero Giacosa, cappellano della Stella Maris, realtà che con don Mario Genta era stata (e rimane) il riferimento, il “rifugio” della gente di mare e l’aiuto dei familiari e dei giornalisti che seguivano il caso della Tito Campanella. La Stella Maris sarà inoltre presente con il presidente Maurizio Turboni la cui collaborazione è stata fondamentale per la realizzazione dell’evento di aprile per il 40° del naufragio della Tito Campanella e con la “campana” di don Mario Genta che darà i suoi rintocchi alla lettura di ogni nome dei 24 marittimi della Tito Campanella. E il “motto” del quarantennale dello scorso anno vale più che mai e si aggiorna: TITO CAMPANELLA, ROMPERE IL SILENZIO CHE DURA DA 41 ANNI
L’EQUIPAGGIO DELLA TITO CAMPANELLA
Il comandante Luigi Specchi, 36 anni, di Viareggio, originario di La Spezia
La moglie Alga Soligo, 32 anni, primo ufficiale di bordo. Prima donna italiana imbarcata come ufficiale di coperta su una motonave della Marina Mercantile italiana.
Il secondo ufficiale Marco Cestone, 40 anni, di Genova
Il radio telegrafista Pier Giovanni Dorati 50 anni, di Albisola Mare
il direttore di macchina Carlo Volpe, 32 anni, di Carloforte
il primo macchinista Antonio Gaggero, 59 anni, di Celle Ligure
il secondo macchinista Giovanni Azzarelli, 27 anni, Pozzallo (Ragusa);
il nostromo Onofrio De Candia, 49 anni, Molfetta;
I MARINAI
Franco Pasci, 31 anni, di Siliqua (Cagliari),
Vincenzo Vallone, 27 anni, di Tropea,
Giuseppe Cappiello, 30 anni di Meta di Sorrento,
Domenico Daniele di 25 anni di Mola (Bari),
Salvatore Costarelli, 22 anni, di Scoglitti (Ragusa).
Il mozzo Carmelo Bagnato, 23 anni, di Nicotera (Catanzaro);
l’operaio meccanico Nicola Fiordaliso, 36 anni, di Mola (Bari),
l’elettricista Pietro Lacchini, 44 anni di Porto Santo Stefano;
gli ingrassatori
Giovanni Cerruti, 48 anni, Genova e residente a Carrara,
Raffaele Petruzzelli, 27 anni, di Monopoli,
Gennaro Simone di 31 anni di Bisceglie
Il giovane di macchina Marco Incorvaia, 22 anni, di Savona;
il cuoco Silvano Alicante, 53 anni di Ameglia (La Spezia),
il cameriere Francesco Cusato, 34 anni di Genova,
il garzone cuoco Michele Paciullo, 23 anni di Brindisi
il marittimo meccanico saldatore Tomislav Baus, 34 anni, residente con la moglie a Genova (nel ruolino di imbarco la compagnia lo aveva indicato come “passeggero” ma in realtà era membro dell’equipaggio a tutti gli effetti)
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