Il processo a carico di Santanché e dei co-imputati si aprirà il prossimo 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano. La giudice ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018 dichiarando in questo caso il non doversi procedere tra gli altri anche per la ministra. Gli imputati rinviati a giudizio sono 17 tra cui Visibilia srl in liquidazione
È GIUSTO INFORMARE
L’articolo riporta notizie utili alla collettività
Tuttavia, chiunque ritenga di voler smentire, integrare, o esprimere il proprio diritto di critica e cronaca si può rivolgere alla nostra redazione
VENERDÌ 17 NERO PER DANIELA SANTANCHÈ ANDRÀ A PROCESSO DAL 20 MARZO 2025 PER IL CASO VISIBILIA
TUTTO QUELLO CHE SAPPIAMO SUL CASO, ALLO STATO ATTUALE
Anche altri 16 indagati sono stati rinviati a giudizio
ADESSO DIMISSIONI IMMEDIATE CHIEDONO LE OPPOSIZIONI
Daniela Santanchè accusata di falso in bilancio, la Procura:
“Tutti sapevano e tutti hanno taciuto”
Caso Visibilia, la ministra Santanchè rinviata a giudizio: andrà a processo per falso in bilancio
Daniela Santanchè andrà a processo per falso in bilancio nel caso Visibilia.
Per la ministra del Turismo e senatrice di FdI è arrivato oggi il rinvio a giudizio, insieme al compagno Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena e l’ex Canio Giovanni Mazzaro tra gli altri.
Il processo inizierà il 20 marzo 2025 a Milano
Una seconda richiesta di processo è pendente, nell’indagine per presunta truffa all’Inps.
La ministra del Turismo, Daniela Santanchè, andrà a processo per presunte irregolarità nei bilanci del gruppo Visibilia
La giudice per le indagini preliminari di Milano, Anna Magelli, ha accolto la richiesta dei pubblici ministeri Luigi Luzi e Marina Gravina dopo una breve camera di consiglio
È arrivato quindi il rinvio a giudizio per la senatrice di Fratelli d’Italia, che del gruppo Visibilia è stata fondatrice, presidente e amministratrice delegata fino al 17 dicembre 2021.
Si tratta solo di una delle varie accuse mosse a Santanchè
Ha commentato il legale della senatrice, Nicolò Pelanda :
“È una decisione che ci aspettavamo, ma che lascia l’amaro in bocca. Dimostreremo nel processo l’estraneità della ministra Santanchè alle accuse”
La decisione della gup, il processo parte il 20 marzo 2025
Anche altri 16 indagati sono stati rinviati a giudizio.
PRATICAMENTE TUTTI GLI UOMINI DELLA SANTANCHÈ E LE DONNE VICINE, COINVOLTE NELLE INDAGINI
Tra di loro il compagno di Santanchè Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena, il suo ex Canio Giovanni Mazzaro e la sorella Fiorella Garnero. Coinvolta anche una società, Visibilia srl in liquidazione
Il processo inizierà il 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano
Per un indagato (l’ex consigliere di amministrazione Federico Celoria) e due società (Visibilia Editore, che è stata ceduta da Santanchè ed Editrice) la giudice ha invece accettato le alternative: patteggiamento per Celoria, sanzioni amministrative per le aziende
Il caso Visibilia e le altre accuse a Santanchè
La Procura aveva chiesto di andare a processo per condannare un presunto
“disegno criminoso”, da parte di chi guidava la spa Visibilia Editore all’epoca dei fatti, per omettere “ogni attività di accertamento” sul bilancio per “conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto”
Così, avrebbero convinto gli investitori a puntare erroneamente sulla società.
Le indagini riguardano i bilanci tra il 2016 e il 2022.
Secondo gli inquirenti, sarebbero stati di fatto ritoccati per nascondere i problemi.
Quella di oggi è solo la prima di diverse decisioni giudiziarie che riguarderanno la ministra Santanchè
Infatti, il 29 gennaio la Corte di Cassazione stabilirà se deve essere Roma o Milano o occuparsi di un’altra indagine, quella in cui la senatrice è sospettata di truffa aggravata ai danni dell’Inps perché avrebbe messo in cassa integrazione Covid alcuni dipendenti a loro insaputa
C’è anche l’indagine per bancarotta, dopo il fallimento di Ki Group srl, società del settore bio-food che in passato fu guidata da Santanchè.
La liquidazione giudiziale è arrivata anche per Bioera, un’altra società del gruppo
Le opposizioni:
“Ora Meloni le chieda le dimissioni”
Già nelle scorse settimane, Santanchè aveva detto che anche in caso di rinvio a giudizio non sarebbero arrivate le sue dimissioni.
A inizio anno, la stessa Giorgia Meloni aveva ribadito in conferenza stampa che nel caso si sarebbe confrontata con la sua ministra, ma non necessariamente le avrebbe chiesto di lasciare l’incarico.
Dopo la notizia del processo, però, le opposizioni sono tornate alla carica.
Ha dichiarato Nicola Fratoianni di Avs :
“Chi rappresenta lo Stato non può stare in una condizione del genere”
“È da oltre un anno, dopo l’inchiesta di Report e anche di altri media, e da quando arrivò a mentire perfino nell’Aula del Senato, che ne chiediamo le dimissioni immediate dal governo Meloni”
È una questione, ha aggiunto,
“di dignità e rispetto delle istituzioni”
Se non sarà Santanchè a farlo, ha concluso Fratoianni,
“tocca alla presidente del Consiglio Meloni assumersi la responsabilità”
Ha commentato Arturo Scotto, deputato del Pd :
“La notizia ci colpisce”
“Avevamo chiesto da tempo le sue dimissioni, prima che si esprimesse la Procura. Ci aspettiamo che la presidente Meloni le chieda di fare un passo indietro”
🔹 17 gennaio 2025
Caso Visibilia, la ministra Daniela Santanchè rinviata a giudizio
A processo anche altri 16 imputati tra i quali il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero.
Milano, 17 gennaio 2025 – La ministra del Turismo, Daniela SANTANCHÈ rinviata a giudizio per presunte irregolarità nei bilanci del gruppo Visibilia.
Il gup di Milano, Anna Magelli, ha infatti accolto la richiesta dei pm Luigi Luzi e Marina Gravina e disposto il rinvio a giudizio per la senatrice di FdI e per altri 16 imputati accusati di false comunicazioni sociali.
Per tutti il processo prenderà il via il 20 marzo prossimo davanti al Tribunale di Milano.
- Sedici a processo
- Il legale della ministra
- Visibilia Editore
- Le indagini
- Presunta truffa Inps
- L’ex socio
Sedici a processo
A processo finiscono in tutto 16 persone – tra loro anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l’ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avutoruoli all’interno della spa – più una società, Visibilia srl in liquidazione. La giudice ha accettato il patteggiamento di Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e delle altre due società indagate, Visibilia Editore ed Editrice, che avevano proposto una sanzione amministrativa.
Il legale della ministra
“È una decisione che ci aspettavamo ma che ci lascia l’amaro in bocca. Dimostreremo l’estraneità’ dalle accuse in dibattimento”
È il primo commento dell’avvocato Niccolò Pelanda, legale di Daniela Santanchè dopo il rinvio a giudizio della ministra del Turismo.
Visibilia Editore
Al centro del contendere c’è, per la procura, il presunto “disegno criminoso”di chi rivestendo allora ruoli apicali avrebbe omesso “ogni attività di accertamento” sul bilancio della spa Visibilia Editore, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, con il fine “di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto” e l’effetto finale di indurre in errore gli investitori e mettere a rischio la continuità della spa.
Le indagini
Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dalla procura di Milano e nate su input di alcuni soci di minoranza, tra cui il finanziere Giuseppe Zeno (parte civile insieme ad altri due piccoli azionisti), riguardano i bilanci tra il 2016 e il 2022 che, a dire dell’accusa, sarebbero stati “truccati”
Tra le contestazioni chiave c’è quella relativa all’iscrizione ”nell’attivo dello stato patrimoniale” nei bilanci della spa Visibilia Editore, dal 2016 al 2020, dell’avviamento (il valore intrinseco della società, ndr) per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, senza procedere” alla ”integrale svalutazione” già nel dicembre 2016.
L’ex socio
“Non e’ una vittoria, lo sara’ solo quando riavremo i nostri soldi, circa 400mila euro”
È il commento del socio di minoranza di Visibilia, Giuseppe Zeno, da cui è partita l’indagine che ha portato a processo la ministra Daniela Santanchè
Presunta truffa Inps
La decisione della giudice di Milano, che rischia di avere ripercussioni politiche, è solo la prima.
Il prossimo 29 gennaio, la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri risponde di truffa aggravata ai danni dell’Inps per la vicenda che riguarda la cassa integrazione in Visibilia durante il periodo del Covid. In più, la senatrice di Fratelli d’Italia è anche indagata per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl,società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice.
Liquidazione giudiziale che, a dicembre, ha riguardato anche Bioera, altra società del gruppo, e anche in questo caso ci sono profili di bancarotta al vaglio.
🔹Rinvio a giudizio Santanchè, la difesa: “È una decisione che ci aspettavamo, ma che lascia l’amaro in bocca”
Neanche oggi è comparsa in aula
Al termine di un paio d’ore di camera di consiglio, la giudice Anna Magelli ha rinviato a giudizio la ministra al Turismo Daniela Santanchè e gli altri imputati con l’accusa di false comunicazioni sociali nel gruppo Visibilia, la “creatura” della senatrice di Fratelli d’Italia
Per l’accusa, i bilanci sarebbero stati truccati almeno a partire dal 2016, con l’obiettivo di «proseguire l’attività, nascondendo al pubblico le perdite, evitando la necessaria costosa ricapitalizzazione e la gestione meramente conservativa» dell’impresa.
🔹 Caso Visibilia, ministra Santanchè a processo per falso in bilancio
Lo ha stabilito la gup di Milano Magelli che, al termine di una breve camera di consiglio, ha dato ragione alla tesi della procura meneghina.
Prima udienza il 20 marzo 2025
La ministra del Turismo Daniela Santanchè va a processo per falso in bilancio nella vicenda che riguarda i conti di Visibilia Editore, gruppo da lei fondato e da cui ha dismesso le cariche nel 2022, e di recente anche le quote. Lo ha stabilito la gup di Milano Anna Magelli che, al termine di una breve camera di consiglio, ha dato ragione alla tesi della procura meneghina.
A processo finiscono in tutto 16 persone – tra loro anche il compagno Dimitri Kunz, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia Garnero, l’ex compagno della ministra Canio Giovanni Mazzaro che hanno avuto ruoli all’interno della spa – più una società, Visibilia srl in liquidazione. La giudice ha accettato il patteggiamento di Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e delle altre due società indagate, Visibilia Editore ed Editrice, che avevano proposto una sanzione amministrativa.
Prima udienza processo Santanchè il 20 marzo a Milano
La prima udienza del processo è in calendario per il prossimo 20 marzo, davanti alla seconda sezione del tribunale di Milano.
Cosa dice l’”accusatore”
“L’attività di indagine ha confermato quello che noi abbiamo sostenuto nei nostri esposti. Quella di oggi non è una vittoria, lo sarà quanto riavremo i nostri: circa 400 mila”, dice Giuseppe Zeno, il finanziere e ‘grande accusatore’, da cui è partita l’inchiesta. L’ex socio di minoranza di Visibilia Editore, rappresentato dall’avvocato Antonio Piantadosi, è tra le tre parti civile (tutti piccoli azionisti) ammesse al processo.
Il caso
Al centro del contendere c’è, per la procura, il presunto “disegno criminoso” di chi rivestendo allora ruoli apicali avrebbe omesso “ogni attività di accertamento” sul bilancio della spa Visibilia Editore, quotata sul mercato gestito da Borsa Italiana, con il fine “di conseguire per sé o per altri un ingiusto profitto” e l’effetto finale di indurre in errore gli investitori e mettere a rischio la continuità della spa. Le indagini del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano, coordinate dalla procura di Milano e nate su input di alcuni soci di minoranza, tra cui il finanziere Giuseppe Zeno (parte civile insieme ad altri due piccoli azionisti), riguardano i bilanci tra il 2016 e il 2022 che, a dire dell’accusa, sarebbero stati ‘truccati’.
Tra le contestazioni ‘chiave’ c’è quella relativa all’iscrizione “nell’attivo dello stato patrimoniale” nei bilanci della spa Visibilia Editore, dal 2016 al 2020, dell’avviamento (il valore intrinseco della società, ndr) per cifre che vanno dagli oltre 3,8 milioni di euro a circa 3,2 milioni, senza procedere” alla “integrale svalutazione” già nel dicembre 2016.
La decisione della giudice di Milano, che rischia di avere ripercussioni politiche, è solo la prima. Il prossimo 29 gennaio, la Cassazione dovrà decidere sulla competenza tra Milano o Roma sul caso in cui Santanchè con altri risponde di truffa aggravata ai danni dell’Inps per la vicenda che riguarda la cassa integrazione in Visibilia durante il periodo del Covid. In più, la senatrice di Fratelli d’Italia è anche indagata per bancarotta dopo il fallimento di Ki Group srl, società della galassia del bio-food un tempo guidata dalla senatrice. Liquidazione giudiziale che, a dicembre, ha riguardato anche Bioera, altra società del gruppo, e anche in questo caso ci sono profili di bancarotta al vaglio.
“È una decisione che ci aspettavamo, ma che lascia l’amaro in bocca. Dimostreremo nel processo l’estraneità della ministra Santanchè alle accuse”, è il commento di Nicolò Pelanda, difensore di Daniela Santanché.
🔹 Santanchè a processo a Milano per falso in bilancio
Rinviata a giudizio con altre persone, a processo il 20 marzo. Prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018
Elly Schlein: “Meloni ora pretenda le dimissioni della ministra. Non può più continuare a fare finta di niente”
La ministra del Turismo Daniela Santanchè, con altre persone, è stata rinviata a giudizio dalla gup Anna Magelli per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. Quello che si aprirà a Milano è il primo processo che la senatrice dovrà affrontare in qualità di imprenditrice
Il processo a carico di Santanché e dei co-imputati si aprirà il prossimo 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano. La giudice ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018 dichiarando in questo caso il non doversi procedere tra gli altri anche per la ministra.
Gli imputati rinviati a giudizio sono 17 tra cui Visibilia srl in liquidazione
Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein :
“Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio. Appena una settimana fa Giorgia Meloni diceva di voler aspettare la decisione della magistratura: ora è arrivata. Non può più continuare a far finta di niente. Lei, che quando era all’opposizione chiedeva le dimissioni per molto meno, ora che fa? Cambia idea anche su questo? Una Presidente del Consiglio non può usare due pesi e due misure, soprattutto verso gli amici che lei ha voluto al governo e per cui adesso è politicamente responsabile. Il processo farà il suo corso per accertare se è colpevole, ma quando le accuse sono così gravi chi ricopre le più alte cariche istituzionali deve fare un passo indietro. Daniela Santanchè si dimetta. E Giorgia Meloni deve pretendere le sue dimissioni”
“È una decisione che ci lascia l’amaro in bocca, ma che un po’ ci aspettavamo, siamo pronti a dimostrare l’estraneità alle accuse nel dibattimento”
Così l’avvocato Nicolò Pelanda, difensore di Santanchè
La ministra, ha spiegato l’avvocato Pelanda,
“confidava in un esito diverso, ma è una decisione che, se è vero che ci lascia l’amaro in bocca, ci attendevamo”
“È una decisione che ci aspettavamo, che comunque ci lascia dell’amaro in bocca – ha ribadito ancora il difensore – perché proprio nei giorni scorsi avevamo depositato al giudice gli esiti di un vecchio fascicolo che aveva sostanzialmente minato uno dei presupposti che oggi vengono portati dalla Procura a fondamento della necessità di svalutare la voce avviamento e imposte anticipate”
“Oggi si sostiene da parte dei pm che i piani industriali avrebbero contenuto previsioni eccessivamente ottimistiche e da qui la necessità di svalutare, ma nel vecchio procedimento la Guarda di Finanza di Milano e i pm sostenevano, invece, che i piani industriali avevano previsioni addirittura di natura conservativa e per questo avevano chiesto l’archiviazione”
Da qui, “l’amaro in bocca”, ha proseguito, “ma siamo convinti di dimostrare l’estraneità della Dottoressa Santanchè dalle ipotesi che vengono contestate e sarà il dibattimento che lo dimostrerà”
Il legale ha anche precisato, rispondendo ai cronisti, che la giudice ha accolto i patteggiamenti richiesti, ossia quello di Federico Celoria, ex consigliere di amministrazione, e di due delle tre società imputate, ovvero Visibilia Editore ed Editrice.
La giudice, come chiarito dal difensore, ha dichiarato, poi, la “prescrizione con riferimento a tre annualità”, tra il 2016 e il 2018, “sul capo di imputazione riferito a Visibilia Editore” e al contestuale patteggiamento della società, mentre “per le persone fisiche” con riferimento al capo di imputazione su Visibilia srl in liquidazione la prescrizione, che ha riguardato anche Santanchè, è stata dichiarata per gli anni 2016 e 2017.
🔹 La ministra Daniela Santanchè sarà processata
Dopo più di un anno di indagini è stata rinviata a giudizio: è accusata di falso in bilancio per la gestione della società editrice Visibilia
La ministra del Turismo Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio dal tribunale di Milano: è accusata di falso in bilancio nella gestione di Visibilia Editore, società editrice che pubblica riviste settimanali e mensili tra cui Visto e Novella 2000, di cui Santanchè è stata presidente e amministratrice delegata fino al 2022
Alla fine di ottobre del 2022, poco dopo che Santanchè era stata nominata ministra del Turismo, la procura di Milano presentò un’istanza di liquidazione giudiziale, cioè una procedura che sancisce il fallimento di un’impresa, e contestualmente aprì un’indagine con varie ipotesi di reato, tra cui quella di bancarotta.
L’indagine fu aperta dopo l’esposto dei soci di minoranza, che nei mesi precedenti avevano denunciato irregolarità nella gestione della società.
L’ipotesi dei soci, sostenuta poi dalla procura, è che la dirigenza di Visibilia avesse fornito notizie infondate o incomplete sui conti dell’azienda. Dopo varie operazioni finanziarie pensate per ottenere liquidità, si sarebbe generata una crisi contabile irreversibile, e dunque di sostanziale fallimento. Secondo l’accusa, invece, il valore della società fu mantenuto nei bilanci per un valore intorno ai 3 milioni di euro. Di qui le accuse di bancarotta e falso in bilancio.
Nel contesto dell’indagine su Visibilia si è poi sviluppato un altro filone di inchiesta. In questo caso Santanchè è indagata per truffa aggravata ai danni dell’INPS: l’accusa è che abbia gestito in maniera illecita i fondi pubblici della cosiddetta Cassa Covid, quelli che tra il 2020 e il 2022 il governo aveva messo a disposizione delle imprese costrette a non far lavorare i propri dipendenti per gli effetti della pandemia da coronavirus.
Anche in questo caso all’inizio di maggio i pubblici ministeri avevano chiesto il rinvio a giudizio, ma il tribunale non ha ancora deciso se accogliere la richiesta della procura.
Nel frattempo, poco prima di Natale, la ministra ha ceduto tutte le sue quote di Visibilia.
Santanchè è anche INDAGATA per bancarotta fraudolenta in merito al fallimento di Ki Group, un’azienda di cui era stata amministratrice.
Il tribunale di Milano aveva avviato la liquidazione giudiziale per Ki Group il 9 gennaio, e nei mesi successivi aveva fatto lo stesso anche per varie altre aziende collegate.
In merito all’accusa per cui sarà processata, Santanchè attraverso i suoi legali sostiene di non aver nascosto nulla e di avere sempre informato i soci delle perdite della società.
Durante la conferenza stampa di inizio anno, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non era stata categorica nell’escludere conseguenze politiche in seguito a un eventuale processo
Aveva detto Giorgia Meloni:
«Sulla Santanchè vediamo, diciamo non sono la persona che giudica queste cose prima che accadano, per cui vediamo che cosa deciderà la magistratura e poi ne parlerò ovviamente col ministro Santanchè»
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