“Oro”. Nel campo gelido. Scava. Trova un tritone di metallo e 5 ghinee d’oro. Quanto guadagnerà per questa passeggiata? A quando risale la moneta? A che profondità si può rilevare il metallo?

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Farà, seguendo la legge, un bel regalo a se stesso questo appassionato di ricerche che si è avventurato in un campo, nonostante il freddo invernale. E’ probabile che egli possa legalmente intascare una cifra consistente che potrebbe consentirgli di acquistare un’auto.

In questa gelida metà d’inverno, un cercatore dell’East Anglia, in Inghilterra, ha fatto, appunto, una scoperta eccezionale: un antico elemento decorativo metallico raffigurante un tritone e una coeva, rara moneta d’oro di Guglielmo III, risalente al 1700. Lo comunica Minelab Metal detector. Questa scoperta si colloca nel fertile terreno di East Anglia, una regione rinomata per la sua ricca storia archeologica.

Chi era l’uomo d’oro della moneta

Il volto di profilo di Re Guglielmo III sulle 5 ghinee d’oro

Guglielmo III d’Inghilterra, noto anche come Guglielmo d’Orange, fu re d’Inghilterra, Scozia e Irlanda dal 1689 al 1702. Nato nel 1650 a L’Aia, nei Paesi Bassi, Guglielmo è famoso per la sua partecipazione alla “Gloriosa Rivoluzione” del 1688, che lo portò al trono in sostituzione di Giacomo II, consolidando una monarchia costituzionale. Il suo regno fu segnato da significativi cambiamenti politici e religiosi, nonché da conflitti con la Francia di Luigi XIV.

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5 ghinee, delizia numismatica. Il valore

Il verso della moneta con stemmi di Guglielmo. In basso la data: 17 00

La moneta ritrovata, una 5 Ghinee del 1700, è particolarmente significativa. Le 5 Ghinee erano tra le monete d’oro di maggior valore dell’epoca, con un peso di circa 41,6 grammi e un diametro di 37 millimetri. Queste monete, emesse durante il regno di Guglielmo III, sono molto ricercate dai collezionisti per il loro valore storico e artistico. Nel 2022, una moneta simile del 1701 è stata venduta a un’asta italiana per ben 47.000 euro, a fronte di una valutazione iniziale di 30.000 euro.

Sente l’oro sepolto anche a 5 metri

Questa straordinaria scoperta è stata resa possibile grazie alle avanzate tecnologie dei metal detector di ultima generazione.

Questi dispositivi sono ora in grado di rilevare metalli preziosi, come l’oro, a profondità maggiori rispetto al passato, consentendo agli appassionati di scoprire reperti che fino a pochi anni fa sarebbero rimasti nascosti. Tra le aziende leader nel settore, la tecnologia si è evoluta al punto da offrire apparecchiature altamente specializzate, capaci di distinguere con precisione diversi tipi di metallo e di operare in condizioni ambientali difficili.

Il continuo sviluppo di metal detector più sofisticati non solo ha accresciuto le possibilità di fare scoperte significative, ma ha anche alimentato un crescente interesse per l’archeologia amatoriale. Grazie a questi strumenti, reperti come la 5 Ghinee di Guglielmo III possono essere recuperati e studiati, offrendo nuove prospettive sulla storia monetaria e artistica del periodo. In generale, i metal detector con bobine più grandi e potenti possono raggiungere una profondità massima di circa 5 metri, a seconda del terreno e delle condizioni ambientali.

È importante notare che le prestazioni effettive possono variare in base a diversi fattori, tra cui la mineralizzazione del suolo, le dimensioni e la composizione dell’oggetto da rilevare e le impostazioni specifiche del dispositivo.

Le innovazioni tecnologiche, dunque, giocano un ruolo cruciale nell’espansione delle conoscenze storiche e nel recupero di tesori dimenticati, arricchendo ulteriormente il patrimonio culturale e storico del nostro tempo.

Quanto guadagnerà il cercatore

Il Treasure Act del 1996 disciplina in Inghilterra e Galles la gestione dei ritrovamenti di tesori, stabilendo che il ritrovatore e il proprietario del terreno abbiano diritto a una ricompensa pari al valore di mercato del tesoro, determinato dal Treasure Valuation Committee.

Nel caso specifico del ritrovamento di cinque ghinee d’oro del XVIII secolo, è importante considerare che, secondo la legislazione britannica, per essere classificato come “tesoro”, un ritrovamento deve generalmente includere almeno due monete d’oro o d’argento con più di 300 anni. Poiché le ghinee del 1700 hanno oltre 300 anni, il ritrovamento rientrerebbe nella definizione di “tesoro”.

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Pertanto, il cercatore britannico deve segnalare la scoperta al coroner locale entro 14 giorni. Successivamente, il Treasure Valuation Committee valuterà il valore di mercato delle monete. Se un museo è interessato ad acquisire il tesoro, il cercatore e il proprietario del terreno riceveranno una ricompensa equivalente al valore stimato. In caso contrario, le monete potrebbero essere restituite al cercatore o al proprietario del terreno, che potranno venderle sul mercato numismatico ordinario, dividendo il guadagno. Quindi se fossero confermati i 47mila euro dell’asta del 2022 il cercatore potrebbe guadagnare 23mila e 500 euro.



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