IT4LIA AI Factory, investimenti, infrastrutture e aspetti normativi

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Con questo articolo scritto da Cristina Bellomunno e Clizia Grimaldi avvocate presso WST Law & Tax Firm si parla del progetto europeo dedicato all’intelligenza artificiale che nel nostro Paese si declina con l’iniziativa IT4LIA AI Factory .

Come si legge in un aggiornamento pubblicato il 12 dicembre 2024 sul sito del ministero dell’Università e  della Ricerca, il progetto IT4LIA AI Factory è stato scelto dalla Commissione Europea per creare una rete di “AI Factory” in Europa

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Si tratta di un progetto per il quale è previsto un investimento totale di 430 milioni di euro, co-finanziato dal Governo italiano e dalla Commissione Europea che mira a sostenere startup e PMI. Nel progetto sono coinvolte numerose istituzioni quali l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), il ministero dell’Università e della ricerca, la Regione Emilia Romagna, il Consorzio Cineca, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).

Il progetto consiste nella realizzazione di un supercomputer da 250 miliardi di operazioni al secondo, uno dei più potenti del mondo, progettato, per quanto possibile, per consentire un equilibrio tra risparmio energetico e prestazioni che supporterà l’intelligenza artificiale in settori come l’agroalimentare, la cybersecurity e il monitoraggio ambientale.

Il nuovo supercomputer troverà casa presso il Tecnopolo di Bologna, spazio che si sviluppa in oltre 120mila metri quadrati di superficie progettati negli anni Cinquanta del Novecento dall’architetto Pier Luigi Nervi. Il Tecnopolo ospita già il supercomputer Leonardo che serve il data centre del Centro meteo europeo (ECMWF) e numerose attività nel campo della ricerca e sviluppo, aree per incubatori, centri di ricerca, la sede dell’ Agenzia Italia meteo e le sedi di altri enti e organismi scientifici nazionali.

Il Tecnopolo è diventato uno dei principali centri tecnologici in Europa e nel mondo e supporta la ricerca in numerosi settori tra i quali spiccano la ricerca biologia, quella sulla salute e sul cambiamento climatico, così rafforzando il ruolo dell’Italia nell’innovazione e nella ricerca.

Emilia-Romagna e lA, centro dell’innovazione europea

Grazie al potenziamento del Tecnopolo di Bologna, fondamentale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, del supercalcolo e dei big data, l’Emilia-Romagna è oggi al centro della rivoluzione digitale in Europa. 

La Regione era già stata riconosciuta dalla Commissione Europea, unitamente ad altre 15 regioni italiane, come “Regional Innovation Valley” per il suo impegno nell’innovazione e ovviamente le infrastrutture tecnologiche, come IT4LIA AI Factory e Leonardo, rafforza la sua posizione come hub europeo dell’innovazione, favorendo l’interconnessione tra università, istituzioni e imprese.

La normativa

È evidente che il progetto IT4LIA AI Factory faciliterà la connessione tra i vari attori del sistema e favorirà la reciproca collaborazione nell’ambito di un tessuto dinamico e innovativo. 

È bene ricordare che le aziende che utilizzano sistemi di IA, incluse naturalmente le startup le quali, sussistendone i requisiti, possono beneficiare di una serie di incentivi  (sul  pacchetto di misure per supportare le startup e le PMI europee nello  sviluppo di un’intelligenza artificiale affidabile (si veda qui), devono adeguarsi alla normativa vigente come l’AI ACT e la NIS 2.

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In particolare, il Regolamento UE del 2024 sull’intelligenza artificiale “AI ACT”, entrato in vigore il 1° agosto 2024, stabilisce requisiti più o meno stringenti per l’uso e lo sviluppo di soluzioni intelligenza artificiale. L’AI Act prevede quattro livelli di rischi: minimo, limitato, alto e inaccettabile. Più alto è il rischio, maggiori sono le responsabilità e i limiti per chi sviluppa o usa questi sistemi, sino ad arrivare ai modelli “inaccettabili”, troppo rischiosi per essere autorizzati (come per esempio le tecnologie per manipolare i comportamenti delle persone, la sorveglianza biometrica, la raccolta massiccia e illimitata di foto di volti da internet, l’uso di dati sensibili per calcolare le probabilità che una persona commetta un reato). È anche opportuno considerare che da febbraio 2025, scatta il blocco di questi sistemi vietati e che altre importanti scadenze sono previste nel corso del 2025 e negli anni successivi sino al 2027. Il mancato rispetto di detta normativa potrebbe determinare l’applicazione del pesante sistema sanzionatorio previsto che comporta multe fino a 35 milioni di euro o al 7% del fatturato complessivo nel caso degli usi proibiti. 

Altra importante normativa sulla cybersicurezza alla quale adeguarsi è la Direttiva UE 2022/2555, cosiddetta NIS 2, entrata in vigore nel nostro Paese con il D.lgs. 4 settembre 2024, n. 138, che impone alle aziende misure di sicurezza informatica avanzate. La Direttiva introduce nuovi obblighi di cybersicurezza per le organizzazioni. Tra le principali novità, spiccano la responsabilizzazione e la formazione obbligatoria del management, la gestione rigorosa degli incidenti di sicurezza e l’estensione delle responsabilità anche alla supply chain. In questo contesto, sarò necessario per le aziende sviluppare un programma idoneo ad affrontare in modo integrato gli aspetti di compliance legale, organizzativi e tecnologici.

In definitiva, quindi, tutte le startup, e le società in genere, che si approcciano al mondo dell’IA e che nell’ambito del proprio business intendono cogliere l’occasione del progetto IT4LIA AI Factory, è opportuno che richiedono il supporto di esperti legali in materia di compliance al fine di adeguarsi alle vigenti normative ed essere così più competitivi. (foto di Igor Omilaev su Unsplash)

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