Debiti milionari, trucchi contabili, entrate fasulle: ecco perché Daniela Santanchè verrà processata

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La ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia verrà processata il 20 marzo dal tribunale di Milano per falso in bilancio: sotto accusa le mala gestione del gruppo Visibilia dal 2016 al 2022

Ministra, senatrice e imprenditrice, ma ora anche imputata in un processo penale per una lunga serie di falsi in bilancio. Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio davanti al tribunale di Milano con l’accusa di aver truccato i conti aziendali, per nascondere le perdite milionarie accumulate nel 2016 al 2022 da tre società del gruppo Visibilia, di cui era azionista di controllo e amministratrice. Con la parlamentare di Fratelli d’Italia, verranno processati a partire dal prossimo 20 marzo altri 15 imputati, tra cui il suo attuale convivente Dimitri Kunz, l’ex compagno Canio Mazzaro e, solo per alcune accuse, la sorella Fiorella Garnero e la nipote Silvia. Un ex consigliere di amministrazione, Federico Celoria, ha patteggiato una condanna a due anni con la sospensione condizionale. Anche due delle tre società coinvolte, Visibilia Editore spa e Visibilia editrice srl, hanno concordato pene pecuniarie come persone giuridiche: multe per 93 mila euro e confische per altri 25 mila.

 

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L’indagine, avviata nel 2022 dai pm Laura Pedio e Roberto Fontana, era nata dall’esposto di un gruppo di azionisti di minoranza, che avevano visto polverizzare i loro investimenti. Tra le fonti di prova spicca una consulenza tecnica affidata dalla Procura a un professore della Bocconi, Nicola Pecchiari: nelle sue relazioni, che furono anticipate e spiegate in un’inchiesta dell’Espresso, il professore conclude che i bilanci di Visibilia sono stati falsificati per almeno sei anni gonfiando sistematicamente i valori attribuiti ad alcune voci, come l’avviamento. Le accuse, secondo i magistrati, risultano confermate anche dalle intercettazioni di alcuni degli stessi indagati, che parlano apertamente dei trucchi contrabili e del rischio di finire a processo. Tutte le telefonate e comunicazioni che coinvolgono la parlamentare, invece, sono state giudicate inutilizzabili e non sono state neppure trascritte. Mentre alcune accuse, riferite al periodo 2012-2016, sono state dichiarate prescritte. Per la difesa, l’avvocato Nicolò Pelanda ora si prepara a contestare le accuse in tribunale: «Dimostreremo nel processo l’estraneità della ministra Santanchè».

 

La seconda richiesta di rinvio a giudizio

 

A carico della ministra del Turismo e senatrice di Fratelli d’Italia grava anche una seconda richiesta di rinvio a giudizio, con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato, per le somme incassate come cassa integrazione a zero ore, nei mesi peggiori dell’emergenza Covid: circa 126 mila euro che sarebbero stati intascati a nome di ignari lavoratori dipendenti del suo gruppo. Questo troncone delle indagini è fermo per una questione di competenza: la difesa ha chiesto alla Cassazione di spostare il processo a Roma.

 

La terza indagine: bancarotta

 

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Le accuse più gravi, anche queste anticipate nell’inchiesta de L’Espresso, riguardano l’ipotesi di reato di bancarotta, applicata in particolare alla società alimentare Ki Group srl, che l’anno scorso è finita in «liquidazione giudiziale», cioè in fallimento, con un passivo netto di più di 8 milioni e mezzo. Il tribunale fallimentare di Milano ha deciso la liquidazione giudiziaria anche della società collegata Bioera spa.

 

La plusvalenza immobiliare

 

La Procura ha aperto un’indagine preliminare anche sulla plusvalenza immobiliare da un milione di euro realizzata da Kunz, il compagno della parlamentare, e da Laura De Cicco, la moglie del presidente del Senato Ignazio La Russa, nel luglio 2023: un guadagno che sarebbe stato realizzato in meno di un’ora attraverso l’acquisto e l’immediata cessione a prezzo maggiorato di una villa a Forte dei Marmi, che era stata messa in vendita dal sociologo Francesco Alberoni, poco prima di spegnersi. Il gruppo Visibilia era nato come venditore di inserzioni e spazi pubblicitari per «Il Giornale» della famiglia Berlusconi e ha poi acquistato dalla casa editrice Mondadori una serie di testate giornalistiche, tra cui i periodici Ville & Giardini, Ciak, Novella 2000 e Visto. Santanchè è stata presidente dalla società capogruppo, quotata in Borsa, dal 2016 al gennaio 2022, quando è stata sostituita da Kunz. L’ultimo tentativo di rilancio fu realizzato dall’imprenditore milanese Luca Reale Ruffino, che aveva rastrellato segretamente azioni di Visibilia fino ad acquisirne il controllo: l’uomo d’affari si è suicidato nell’agosto 2023 in circostanze mai chiarite. Di recente la ministra del Turismo è uscita totalmente dal capitale di Visibilia: la società capofila Athena Pubblicità è stata infatti ceduta per 2,7 milioni al gruppo finanziario Wip Finance, che ha la sede legale in Svizzera e in Italia controlla tra l’altro la squadra di calcio del Chieti.

 



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