Una intensa ondata di maltempo, come previsto in questo articolo, da domani colpirà duramente la Sicilia e la Calabria ionica, apportando forti piogge, nubifragi, ma anche venti forti e mareggiate sulle coste ioniche, in grado di provocare danni considerevoli.
Una intensa ondata di maltempo, come previsto in questo articolo, da domani colpirà duramente la Sicilia e la Calabria ionica, apportando forti piogge, nubifragi, ma anche venti forti e mareggiate sulle coste ioniche, a causa dello sviluppo di una depressione extratropicale, pronta a rimanere bloccata sul Canale di Sicilia (blocco di rex).
La causa sarà da ricondurre a una intensa avvezione di vorticità positiva che scivolando lungo il margine meridionale del robusto promontorio anticiclonico, presente sull’Europa centro-orientale, raggiungerà il Canale di Sicilia nelle prossime ore, andando a forzare la rotazione di una saccatura “retrograda”, che dall’Ucraina si allunga fino all’entroterra algerino.
L’azione sinergica fra il nucleo di vorticità, scivolato sul Canale di Sicilia, e l’accelerazione della rotazione di tale saccatura, favoriranno lo sviluppo di una giovane ciclogenesi, che si sposterà rapidamente, entro domani mattina, sul Canale di Sicilia, rimanendo bloccata in loco a causa dell’azione di blocco esercitata dall’anticiclone di blocco sull’Europa centrale.
Questa depressione darà origine al peggioramento atteso per venerdì 17 sulla Sicilia, con piogge, accompagnate da venti burrascosi, generalmente da E-SE e SE, pronti ad innescare mareggiate lungo le coste orientali della Sicilia.
Attenzione ai forti venti burrascosi sullo Ionio
La nuova depressione in uscita dalla Libia tenderà a contrapporsi al promontorio anticiclonico, presente sull’Europa centro-orientale, con valori di oltre 1042 hPa fra Ungheria e Austria.
La presenza di questo promontorio anticiclonico a nord, pronto ad interagire con il minimo depressionario sul Canale, stimato sui 1007 hPa, provocherà un fitto ispessimento delle isobare sui mari attorno la Sicilia, con la conseguente attivazione di forti venti da E-SE, Est, pronti a sferzare tutta la Sicilia, soprattutto le province orientali.
Dalla mattinata di domani fino alla nottata successiva burrascosi venti di scirocco e levante sferzeranno tutta la Sicilia, in particolare le coste meridionali e orientali, con raffiche che potranno raggiungere velocità di oltre 80 km/h, localmente anche 90 km/h nelle fasi più estreme. Mentre sui rilievi, come sull’area sommitale dell’Etna, le raffiche potranno oltrepassare soglie estreme di 140/150 km/h.
Ma venti forti dai quadranti orientali sono attesi pure sulla bassa Calabria, in modo particolare sulle coste tirreniche, nell’area del cosentino tirrenico, lametino e della piana di Gioia Tauro, dove si attiveranno forti raffiche di caduta verso il Tirreno, pronte a dipanarsi verso le isole Eolie, con locali rinforzi di burrasca forte o tempesta nelle raffiche.
Grosse onde in sviluppo sullo Ionio
Questo intenso flusso orientale, che dal Mar a ovest di Creta e dalle coste della Cirenaica si muoverà fin verso le coste della Sicilia orientale, solleverà un imponente moto ondoso, che non troverà alcun ostacolo e si propagherà direttamente alle coste della Sicilia orientale e della bassa Calabria ionica. Difatti ci attendiamo venti di burrasca da Sud-est ed Est pronti ad estendersi per circa oltre 600/700 km.
I forti venti orientali che si attiveranno in mare aperto, lungo il quadrante settentrionale della depressione in rapida risalita dal Canale di Sicilia, trasferiranno alla superficie marina una gran quantità di “energia cinetica” che si manifesterà attraverso lo sviluppo di onde, alte anche più di 4-5 metri in mare aperto, ma con “run-up” superiori ai 6 metri fra basso Ionio e alto Canale di Sicilia.
Le aree a rischio mareggiate
Il “fetch” (lo spazio di mare su cui soffia il vento) piuttosto ampio sullo Ionio determinerà le condizioni ideali per la formazione di un moto ondoso significativo, con onde ben formate che si dirigeranno verso le esposte coste della Sicilia orientale, Malta e le coste orientali delle Isole Pelagie, dove purtroppo fra venerdì 17 e sabato 18 si attiveranno mareggiate da Est e E-SE, sull’intero litorale della Sicilia ionica, dalla bocca meridionale dello Stretto di Messina fino a Capo Passero.
Sulle coste del Ragusano, Siracusano, Catanese e Messinese ionico, il picco della mareggiata è atteso sabato mattina, quando irromperanno onde di swell imponenti, con periodi molto ampi, che raggiungeranno altezze di onda significativa di oltre 4-5 metri. Autentici muri d’acqua pronti ad erodere interi tratti di costa, determinando danni considerevoli lungo i lungomari ionici.
Quanto è importante il “fetch” sulla determinazione del moto ondoso?
Lo sviluppo di queste ondate cosi grandi, su tutto il basso Ionio, verrà favorito non solo dalla forza del vento, in mare aperto, quanto dal “fetch” piuttosto esteso su un ampio tratto di mare, dalle coste meridionali greche e dal tratto di mare ad ovest di Creta si estenderà fino alle coste della Sicilia ionica, dove purtroppo si potrebbero verificare dei danni.
Nell’episodio del weekend l’estensione del “fetch” geografico dovrebbe essere superiore ai 600 km, con punte fino a 750 km fra il tratto di mare a sud di Creta e il Canale di Sicilia, dove peraltro soffieranno i venti di burrasca più forti, con raffiche vicino i 100 km/h.
Questa notevole estensione del “fetch” farà in modo che l’onda, sollevata dai forti venti da SE e E-SE attivi sul basso Ionio, troverà tutto lo spazio necessario per poter crescere in altezza, prima di uscire dall’area perturbata, su cui agisce il vento, e raggiungere le coste della Sicilia e Calabria ionica, sotto forma di veri e propri muri d’acqua, alti fino a più di 5-6 metri.
L’intenso moto ondoso andrà a scadere gradualmente nella giornata di domenica 19, con onde lunghe ben formate da Sud-est che flagelleranno tutte le coste ioniche di Sicilia e Calabria, determinando forti fenomeni di erosione nei tratti già vulnerati dalle forti mareggiate degli anni precedenti.
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