A fine dicembre 2024 organizzazioni sindacali, RSU e Fondazione IIT hanno siglato l’accordo che regola la disciplina del lavoro a distanza (lavoro agile e lavoro da remoto).
La trattativa – durata diverse settimane – ha permesso di raggiungere un risultato soddisfacente per i dipendenti, e permetterà finalmente l’adozione di uno strumento di organizzazione del lavoro moderno, che sostituirà la regolamentazione previgente (una modalità di lavoro da remoto definito unilateralmente dall’Azienda).
Il nuovo regolamento, frutto dell’accordo in questione, prevede che per il lavoro agile in IIT venga richiamato il Protocollo Nazionale sul Lavoro in Modalità Agile, nonché le normative esistenti come da DLgs 81/17.
La modalità di Lavoro Agile, fondandosi su volontarietà, flessibilità, alternanza tra lavoro in sede e remoto, modulazione dell’orario, contrazione dei tempi e dei costi di spostamento (con miglioramento della mobilità sostenibile), consentirà di implementare un modello organizzativo aziendale efficiente, teso al recupero del benessere psicofisico dei Dipendenti.
In IIT, per ogni mese di calendario il dipendente potrà svolgere la prestazione lavorativa in regime di Lavoro Agile fino ad un massimo di dieci giornate intere, anche continuative, frazionabili a mezza giornata. L’accordo disciplina inoltre altri importanti punti volti a regolarne le caratteristiche, l’orario di lavoro, la contattabilità, la dotazione informatica, la sicurezza e privacy, nonché i diritti e le pari opportunità
L’istituto del Lavoro Agile differisce dal Lavoro da Remoto, che rimane in vigore e cui si applica invece la disciplina allo scopo definita:
La prestazione lavorativa da remoto si prevede venga svolta presso il domicilio o presso altro luogo idoneo preventivamente definito, nell’ambito degli ordinari vincoli di durata e di collocazione giornaliera e settimanale del proprio orario di lavoro.
Particolare attenzione viene indicata nel regolamento nel caso venisse dichiarato lo Stato di Allerta Rossa o Arancione nel comune in cui è situata la sede di lavoro e/o in quello di residenza
In alternativa al Lavoro Agile, il Lavoro da Remoto può essere concesso a coloro che, per mansioni non compatibili con l’istituto del Lavoro Agile (ma con la possibilità di essere svolte da remoto) intendano beneficiarne, anche saltuariamente, nel limite massimo del numero di giornate mensili già stabilite per il Lavoro Agile.
Per alcune specifiche categorie di lavoratori i è possibile riconoscere l’estensione del regime di Lavoro da Remoto, anche in alternanza con la modalità agile, fino al 100% del tempo lavorato, (ad es. beneficiari dei permessi di cui alla L. 104/92, soggetti certificati dal medico del lavoro come fragili, soggetti in stato di gravidanza, soggetti aventi almeno una delle seguenti caratteristiche attestate da idonea documentazione medica: a. affetti da patologie croniche inabilitanti; b. affetti da più patologie gravi; c. politerapici (ossia i soggetti con malattie croniche multiple o soggetti a terapie complesse, come quelle oncologiche).
Potranno altresì richiedere l’attivazione della modalità del Lavoro da Remoto, i lavoratori con disabilità, non beneficiari a titolo personale dei permessi di cui alla L. 104/1992, nonché i caregivers familiari, e inoltre tutti coloro che si trovino in condizioni di particolare e documentata necessità, anche temporanea, non coperte da altre misure.
In analogia con il Lavoro Agile, anche la disciplina del Lavoro da Remoto prevede nel regolamento una norma che caratterizza orario di lavoro e doveri, nonché diritti e tutele.
Il regolamento generale, entrerà in vigore per tutti previa sottoscrizione di un accordo individuale, il quale dovrà essere promosso dalla Fondazione in accordo alle Leggi e al regolamento sottoscritto; sarà valido dal 1 febbraio 2025, e la sua scadenza – così come le relative procedure e tempistiche di cessazione, proroga e/o rinnovo – saranno allineate a quelle inerenti la parte normativa del CCAL vigente.
La FLC CGIL si è espressa con favore all’accordo, presentato e commentato nella partecipata assemblea plenaria IIT di fine dicembre: è un eccellente primo passo che concorre ad attuare misure a favore dei Dipendenti, con una regolamentazione moderna e attenta alle tutele. Costituisce anche il primo degli argomenti (risolti) lasciati aperti dopo la firma del Contratto Nazionale, e a cui seguirà -speriamo a breve- la ripresa delle trattative e degli accordi in favore dei Dipendenti IIT.
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