Richiesta contributo ad enti gestori di attività formative

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Contributi e agevolazioni

per le imprese

 







Il Ministero del lavoro rende noto sul proprio sito istituzionale che è disponibile il decreto ministeriale n. 8/2024, in corso di validità, che illustra i termini e le modalità per la presentazione dell’istanza del contributo agli enti privati gestori di attività formative di cui alla Legge n. 40/1987, per l’anno 2025, unitamente alla modulistica aggiornata con D.D. n. 4 del 15 gennaio 2025, alle indicazioni operative e alle FAQ del 18 marzo 2024 e del 22 novembre 2024.

In considerazione del fatto che il termine di presentazione delle istanze fissato al 15 febbraio dall’art. 2 c. 1 della Legge n. 40/87 cade di sabato, lo stesso si considera prorogato al 17 febbraio.

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Chi può presentare l’istanza?

Gli enti privati gestori di attività formative sono i principali soggetti ammessi a presentare istanza per il contributo, in conformità con le disposizioni della Legge 14 febbraio 1987, n. 40.

Per accedere ai finanziamenti, gli enti devono dimostrare di essere coinvolti direttamente nell’erogazione di percorsi formativi destinati allo sviluppo delle competenze professionali e conformi agli standard definiti dal decreto del 29 gennaio 2024, n. 8.

Questi enti devono inoltre essere in grado di certificare la loro capacità organizzativa e operativa, garantendo che le attività formative svolte rispettino le norme vigenti e rispondano ai requisiti richiesti dalle amministrazioni finanziatrici.

Attività formative ammissibili e non ammissibili

Criteri per l’ammissione

Le attività formative ammissibili al contributo devono essere riconducibili ai percorsi finalizzati al conseguimento di una qualificazione regionale QNQR (Quadro Nazionale delle Qualificazioni Regionali), percorsi progettati per rispondere ai fabbisogni del mercato del lavoro e rientrano nella competenza esclusiva delle Regioni o delle Province autonome.

Affinché un’attività formativa possa essere considerata ai fini del riparto del contributo, è necessaria la certificazione dell’amministrazione finanziatrice, che attesta che il percorso formativo è conforme al repertorio regionale adottato ai sensi del Decreto interministeriale del 30 giugno 2015.

In assenza di questa conferma, l’attività formativa non sarà considerata valida.

Esclusioni

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Alcune attività formative non sono ammissibili al contributo.

  • Contratti di apprendistato professionalizzante: Le attività svolte nell’ambito di contratti di apprendistato non rientrano nei criteri stabiliti dal decreto e non possono essere dichiarate negli allegati A.15a.
  • Percorsi in ATI/ATS con istanze multiple: I percorsi formativi realizzati da Associazioni Temporanee di Impresa o di Scopo (ATI/ATS) non sono valorizzabili se i membri del raggruppamento hanno presentato istanze separate per la stessa annualità, sia come ente coordinante che come ente coordinato.

Competenze delle amministrazioni finanziatrici

Le Regioni e le Province autonome, in qualità di amministrazioni finanziatrici e certificatrici, sono responsabili di:

  • verificare che i percorsi formativi siano effettivamente riconducibili al repertorio regionale delle qualificazioni;
  • fornire agli enti richiedenti indicazioni chiare per la corretta compilazione degli allegati richiesti.

Questa funzione garantisce che i fondi siano assegnati solo a percorsi di formazione validi, contribuendo a mantenere elevati standard qualitativi nel settore.

Presentazione delle istanze

Compilazione degli allegati obbligatori

Per completare la richiesta di contributo, è necessario compilare tre tipi di allegati.

  • Allegato A.15: La scheda generale che riassume le informazioni sull’ente e sulle attività formative svolte.
  • Allegato A.15a: Specifica per ciascuna amministrazione finanziatrice, contiene i dettagli relativi alle attività formative dichiarate.
  • Allegato A.15b: Schede regionali che riportano le attività formative svolte in ogni Regione o Provincia autonoma.

Modalità di trasmissione

Gli allegati devono essere inviati in formato Excel, firmati digitalmente con modalità PADES. Ogni allegato deve essere trasmesso separatamente per garantire una corretta gestione e verifica da parte delle amministrazioni finanziatrici.

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Struttura degli allegati

  • A.15 – Scheda generale: Deve contenere informazioni sintetiche sull’ente richiedente e un riepilogo delle attività formative dichiarate.
  • A.15b – Schede regionali: Queste schede devono essere compilate per ciascuna Regione o Provincia autonoma in cui sono state svolte attività formative, indicando il nome della Regione nel campo “Ambito territoriale regionale”.
  • A.15a – Dati per amministrazione finanziatrice: Per ciascuna amministrazione finanziatrice (Regione, Provincia autonoma, ecc.), devono essere specificati i percorsi formativi e i relativi dettagli, come la denominazione completa, gli indirizzi PEC e email, e l’ente di coordinamento.

FAQ

1. Chi può presentare l’istanza di contributo?

Gli enti privati gestori di attività formative, che erogano percorsi conformi agli standard previsti dalla Legge 14 febbraio 1987, n. 40 e dal Decreto 29 gennaio 2024, n. 8. È necessario dimostrare di essere direttamente coinvolti nell’organizzazione e nella gestione delle attività formative.

2. Quali attività formative sono ammissibili al contributo?

Sono ammissibili le attività formative riconducibili ai percorsi finalizzati al conseguimento di una qualificazione regionale QNQR, certificati dall’amministrazione finanziatrice regionale o provinciale. Questi percorsi devono essere conformi al repertorio regionale delle qualificazioni adottato ai sensi del Decreto interministeriale del 30 giugno 2015.

3. Quali attività formative sono escluse dal contributo?

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  • Le attività formative svolte nell’ambito di contratti di apprendistato professionalizzante.
  • I percorsi realizzati in Associazioni Temporanee di Impresa o di Scopo (ATI/ATS) se i membri del raggruppamento presentano istanze multiple per la stessa annualità.

4. Cosa si intende per “certificazione dell’amministrazione finanziatrice”?

La certificazione è un’attestazione rilasciata da Regioni o Province autonome che verifica la conformità dei percorsi formativi ai requisiti previsti. Senza questa certificazione, l’attività non può essere considerata valida per il contributo.

5. Quali documenti devono essere presentati?

  • A.15: Scheda generale dell’ente.
  • A.15a: Dati relativi alle attività formative per ogni amministrazione finanziatrice.
  • A.15b: Schede regionali, con il dettaglio delle attività per ciascuna Regione o Provincia autonoma.

6. Qual è il formato richiesto per l’invio degli allegati?

Gli allegati devono essere compilati in formato Excel, firmati digitalmente con modalità PADES, e trasmessi separatamente per garantire una gestione efficiente da parte delle amministrazioni finanziatrici.

7. Come devono essere compilati gli allegati?

  • A.15: Riassume le informazioni generali sull’ente e le attività formative.
  • A.15b: Deve essere compilato per ciascuna Regione dove sono stati svolti i corsi.
  • A.15a: Specifica per ogni amministrazione finanziatrice, deve includere informazioni dettagliate come denominazione, PEC, e il nome della Regione.

8. È possibile presentare percorsi finanziati individualmente?

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Sì, ma solo se tali percorsi sono stati erogati all’interno di un gruppo classe verificabile dall’amministrazione certificante.

9. Come si determina se un’attività è multiregionale?

I percorsi con edizioni svolte in più Regioni devono essere suddivisi e indicati separatamente negli allegati A.15b per ogni Regione in cui si sono svolti.

10. A chi rivolgersi in caso di dubbi sulla compilazione?

Gli enti sono invitati a contattare direttamente le Amministrazioni finanziatrici (Regioni o Province autonome) per ricevere supporto sulla compilazione e la trasmissione degli allegati.



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