Nuovo Giornale Nazionale – LE DIVERGENZE TRA TRUMP E FRANCESCO

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di Sergio Restelli

Lo scontro tra Donald Trump e Papa Francesco, come evidenziato dall’ex agente della CIA Robert Gorelick durante la presentazione del libro Il trono e l’altare di Maria Antonietta Calabrò, rappresenta un fenomeno complesso che affonda le radici nelle differenze ideologiche e culturali tra i due leader e nei rapporti storico-politici tra il Vaticano e gli Stati Uniti. Le radici del conflitto Papa Francesco e Donald Trump incarnano visioni del mondo diametralmente opposte: Trump si presenta come il portabandiera del populismo di destra, un difensore dei valori conservatori americani e della supremazia nazionale. Il suo messaggio si rivolge a un elettorato che vede nell’immigrazione e nel multilateralismo una minaccia. La sua retorica si fonda su concetti di sovranità nazionale e confini forti, simbolizzati dalla costruzione del muro tra Stati Uniti e Messico. Papa Francesco, al contrario, rappresenta una Chiesa che promuove valori universali come l’accoglienza, la solidarietà e il dialogo Inter religioso. Le sue posizioni sull’immigrazione, il cambiamento climatico e la giustizia sociale si scontrano con la politica di Trump, che viene percepita come divisiva e contraria all’etica cristiana dell’ospitalità.

Il ruolo dei cattolici americani. Gorelick sottolinea come i cattolici americani, una componente significativa dell’elettorato statunitense, siano più vicini a Trump che a Papa Francesco. Questo fenomeno si spiega con vari fattori: una Tradizione conservatrice. Molti cattolici americani, soprattutto negli Stati del Midwest e del Sud, si identificano con i valori conservatori promossi da Trump, in particolare riguardo all’aborto e alla libertà religiosa. Varietà etnica e culturale: la comunità cattolica americana è tutt’altro che monolitica. Latinos, irlandesi, italiani, polacchi e altri gruppi hanno percezioni diverse, ma una parte consistente degli elettori cattolici è attratta dalla retorica nazionalista e dalle promesse economiche di Trump. Critiche interne al papato di Francesco: il pontificato di Francesco è stato oggetto di critiche, sia da parte di esponenti religiosi che laici, che vedono nelle sue riforme un allontanamento dalla tradizione, che personaggi come l’arcivescovo Carlo Maria Viganò, noto oppositore del Papa, che hanno contribuito ad alimentare una narrazione ostile.

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La politica americana e il Vaticano. Lo scontro Trump-Bergoglio si riflette anche nel dialogo politico e diplomatico tra Washington e il Vaticano. Gorelick evidenzia due segnali emblematici: la nomina di Brian Burch come ambasciatore presso la Santa Sede, figura vicina al movimento conservatore Catholic Vote e all’arcivescovo Viganò, è una chiara provocazione nei confronti di Francesco. Dall’altro lato, il Papa ha nominato il cardinale Robert Walter McElroy come arcivescovo di Washington. McElroy noto per le sue critiche alla politica di Trump, in particolare sul tema dell’immigrazione. Queste scelte dimostrano come entrambi i fronti stiano consolidando le proprie posizioni, preparandosi a un confronto aperto su temi globali come la Cina, la questione climatica e la gestione dei conflitti internazionali. Il ruolo dell’opinione pubblica

Un punto cruciale sollevato da Gorelick è la differenza nell’attenzione che l’opinione pubblica riserva alla Santa Sede. In Italia, ogni mossa del Vaticano è seguita con attenzione, mentre negli Stati Uniti la Chiesa cattolica è solo uno degli attori religiosi e non ha lo stesso peso mediatico. Questo limita l’influenza diretta del Papa sulla politica americana, riducendo il suo impatto a temi specifici come l’immigrazione e la giustizia sociale. Gli scenari futuri

Il confronto tra Trump e Papa Francesco si intensificherà probabilmente nei prossimi anni, con alcune possibili linee di sviluppo:

Scontro ideologico: l’accordo Vaticano-Cina e le posizioni del Papa su Gaza potrebbero generare nuovi attriti con l’eventuale ritorno di Trump alla Casa Bianca. Temi di convergenza: nonostante le divergenze, potrebbe emergere una collaborazione su questioni come l’opposizione all’ideologia di genere e un approccio più prudente alla guerra in Ucraina. Tensione interna alla Chiesa: la polarizzazione tra progressisti e conservatori nella Chiesa cattolica americana potrebbe acuirsi, con un’ulteriore frattura tra i fedeli che sostengono Trump e quelli che seguono il magistero di Francesco. Il contesto storico: il libro di Calabrò, Il trono e l’altare, offre uno sfondo ricco per comprendere questo scontro, esplorando gli intrighi e le lotte di potere che caratterizzano il Vaticano. Dai tentativi di riforma finanziaria di Francesco agli scandali come Vatileaks, emerge un quadro di una Chiesa impegnata in una difficile battaglia per la trasparenza e la giustizia. In sintesi, lo scontro Trump-Bergoglio non è solo un confronto tra due leader, ma riflette un più ampio conflitto tra visioni del mondo che coinvolge politica, religione e società. Il futuro di questo rapporto dipenderà dalla capacità di entrambe le parti di trovare punti di convergenza o di mantenere il dialogo nonostante le differenze.

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