le infrazioni più gettonate sono l’uso del cellulare alla guida e il parcheggio negli stalli per i disabili

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PADOVA – Il cellulare alla guida, il monopattino senza casco e il parcheggio negli stalli destinati ai disabili. Fin dai primi giorni si era capitato che a Padova le principali stangate sarebbero state legate a queste tre infrazioni. Ad un mese dall’entrata in vigore del nuovo Codice della strada quelle sensazioni sono confermate dai numeri. Ieri il comandante della Polizia locale Lorenzo Fontolan ha potuto tirare il primo bilancio dei controlli. Risultato: solo queste tre violazioni hanno comportato 139 multe.


Il dettaglio

Partiamo dall’uso del cellulare alla guida, per cui il nuovo Codice prevede una multa di 250 euro e il ritiro della patente per un periodo di tempo stabilito dal prefetto. Nell’ultimo mese le maxi sanzioni sono state 18. La Polizia locale di Padova ha intensificato i controlli da oltre un anno, mettendo in campo anche gli agenti motociclisti per dei servizi mirati. Numeri alti anche per i parcheggi negli stalli destinati ai disabili. Qui la multa è addirittura di 330 euro (251 euro se viene pagata entro cinque giorni) e i verbali redatti dagli agenti della Polizia locale di Padova sono stati ben 33. Stangate importanti pure sul fronte monopattini senza casco: qui la sanzione da 50 euro è una novità assoluta prevista dalle nuove norme e in città i casi sono stati 88. La media è di tre al giorno. 

Il commento

«Parlando con i colleghi che operano ogni giorno sulle strade emerge che a distanza di un mese è ancora incredibilmente alto il numero di persone che adoperano il monopattino senza casco. Questo fenomeno riguarda sia giovani che meno giovani – spiega il comandante Fontolan -. Io stesso ho visto diverse situazioni con i miei occhi e ho indirizzato le pattuglie. Bisogna prendere coscienza del fatto che questo è un obbligo e va quindi ottemperato. Bisogna adeguarsi per la sicurezza propria e altrui. I primi giorni potevo capirlo, ora spero proprio che i numeri diminuiscano». Sul fronte dei parcheggi negli stalli destinati ai disabili Fontolan aggiunge: «Il legislatore ha voluto dedicare la massima attenzione ai soggetti ritenuti vulnerabili nell’ambito della circolazione stradale: motociclisti, ciclisti, pedoni e persone con disabilità. La sanzione è pesantissima proprio perché si ritiene che questo sia un fatto di civiltà». L’ultima dichiarazione è destinata ai telefonini: «È un problema molto serio, visto l’alto numero di incidenti provocato da questa distrazione. È sconfortante vedere che non se ne va fuori. Credo ci sia ancora molto lavoro da fare in questo senso». 

I carabinieri

I servizi riguardano tutta la provincia e spesso vengono messi in atto anche dai carabinieri. Il Comando provinciale guidato dal colonnello Michele Cucuglielli nell’ultimo mese ha rilevato 68 incidenti stradali di cui 20 con feriti. Le pattuglie hanno contestato cinque violazioni per guida in stato di ebbrezza e una per la guida di un veicolo privo di autorizzazione. Anche i carabinieri sono stati impegnati sul fronte dei parcheggi sugli stalli disabili. La sera del 5 gennaio una pattuglia della stazione di Selvazzano, allertata dalla centrale operativa dopo la chiamata di un uomo in carrozzina, è intervenuta al parcheggio del cinema The Space di Limena per multare due auto parcheggiato senza alcun titolo nei posti arancioni. Maxi multe per sosta selvaggia negli stalli riservati ai disabili sono scattate nell’ultimo mese in moltissimi comuni, quasi sempre ad opera dei vigili: tre a Vigonza e due a Montegrotto, giusto per fare degli esempi. 

Alcol alla guida

In prima linea c’è naturalmente anche la Polizia Stradale, guidata a Padova dalla dirigente Anna Lisa Mongiorgi. Sono costanti i posti di controllo per contrastare il fenomeno della guida in stato di ebbrezza sotto effetto di sostanze stupefacenti. I dati ufficiali sulle patenti ritirate non sono disponibili ma di sicuro di casi ce ne sono eccome, come dimostrano i risultati dei servizi notturni messi in atto negli ultimi anni soprattutto a Padova est. Anche in questo caso le sanzioni sono diventate molto più pesanti sia per quanto riguarda i soldi da pagare sia per la sospensione della patente. 





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