«Io, truffato per 20 mila euro: così ho venduto i miei Rolex e neppure in banca hanno capito che l’assegno era falso»

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di
Carlo d’Elia

Sant’Angelo Lodigiano, parla il 28enne raggirato da una banda:«Quel ragazzo è stato molto convincente, mi ha detto che era preoccupato per tutti i ladri che ci sono in giro»

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«Il contatto online, l’assegno falso incassato senza problemi dalla mia banca di fiducia, la sim intestata a un cittadino cinese. Così ho subito una truffa da 19.500 euro per vendere i miei due Rolex». Come in un film, quasi ogni giorno, ripercorre tutto quello che è accaduto nel giro di 72 ore a inizio ottobre. Il protagonista, suo malgrado, è un 28enne di Sant’Angelo Lodigiano che avrebbe voluto vendere i suoi due Rolex attraverso una piattaforma online. Per farlo aveva preso tutte le precauzioni necessarie. Si era persino fatto accompagnare dall’acquirente in banca per verificare e depositare l’assegno circolare prima di consegnargli i due Rolex dal valore complessivo di 19.500 euro. Eppure, alla fine, è rimasto senza orologi e senza soldi. L’autore della truffa, un ventenne di origini campane, è stato poi rintracciato domenica grazie alle indagini della squadra mobile di Lodi dopo la denuncia della vittima lodigiana.

Partiamo dall’inizio di questa vicenda: qual è stato il primo contatto tra lei e il truffatore?
«A ottobre scorso, poco dopo aver messo in vendita su Subito.it i miei due Rolex, un Batman e un Datejust. Ho ricevuto una richiesta di poter acquistare gli orologi da un uomo che diceva di essere campano ma residente a Rozzano, nel Milanese».




















































Quando vi siete incontrati per concludere?
«La richiesta di acquisto è arrivata il sabato e subito il lunedì ci siamo incontrati a Sant’Angelo Lodigiano».

Aveva messo in conto la possibilità di essere vittima di una truffa?
«Sì, certo. Anche se non era la prima volta che procedevo alla vendita di un orologio. L’avevo fatto altre volte. Sono sempre stato tranquillo, ma per tutelarmi ho chiesto all’acquirente di presentarsi nella mia banca a Sant’Angelo Lodigiano».

E lì cos’è accaduto?
«Poche ore prima dell’incontro ho ricevuto una chiamata dall’uomo, che troppo tardi ho saputo che utilizzava una sim intestata a un cittadino cinese, per avvisarmi che sarebbe venuto suo figlio a consegnarmi l’assegno circolare perché lui non poteva».

E poi?
«Ci siamo incontrati, ho ritirato l’assegno. Mi era sembrato tutto ok. Allora ho chiesto al ragazzo di depositarlo insieme nelle mani dell’impiegato allo sportello della banca, prima di uscire e salutarci».

Aveva avuto qualche sospetto?
«No, nessuno. Il ventenne è sempre stato freddo, molto tranquillo. Ricordo che mi ha detto: “Posso indossare l’orologio? Con tutti i ladri che ci sono in giro vorrei stare più tranquillo”».

Quando scopre di essere stato truffato?
«Il giorno dopo mi accorgo che qualcosa non andava. Il numero di cellulare dell’acquirente risultava sempre spento. Poi parlando con un amico ho scoperto, dopo aver detto nome e cognome del ragazzo, che la persona che aveva acquistato l’orologio era già noto e aveva messo a segno numerosi colpi in tutta Italia».

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E cos’ha fatto?
«Mi sono diretto in banca. Ma nessuno si era ancora accorto che l’assegno circolare, emesso dalla BCC Rozzano, non era regolare perché il codice ABI, cioè il numero composto da cinque cifre e che rappresenta l’istituto di credito, non era quello corretto. A questo poi si aggiungono altre diciture invertite rispetto alla norma. Tante piccole cose che avrebbero dovuto essere ben visibili a un bancario».

Cosa chiede ora?
«Ho presentato subito denuncia alle forze dell’ordine e dopo ho presentato un ricorso all’arbitro bancario. Con il mio avvocato ci aspettiamo novità nelle prossime settimane. Ma resto senza parole».

In che senso?
«Come può una banca oggi finire in una truffa del genere? Pensavo di sentirmi al sicuro e invece nessuno si era accorto di nulla. Sono preoccupato perché non immagino quante persone ogni giorno possano finire in una situazione simile a quello che sto vivendo io. Servirebbero più controlli».

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16 gennaio 2025 ( modifica il 16 gennaio 2025 | 07:31)

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