Cos’è il Supporto Formazione e Lavoro e come funziona questa misura, che insieme all’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza? La domanda è assai comune. E se è vero che, ormai, da settembre 2023 la misura ha iniziato a essere erogata ai cosiddetti attivabili (persone escluse prima dal Reddito di Cittadinanza e poi dall’Assegno di Inclusione perché possono lavorare), è altrettanto vero che, per il 2025, è stata oggetto di alcune novità.
Novità che aumentano la platea dei potenziali aventi diritto e innalzano gli importi di sussidio, visto che sono cambiati i requisiti.
Il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) 2025, la guida generale alla misura
Il Supporto Formazione e Lavoro (SFL) è una misura a metà strada tra un prodotto di attivazione al lavoro e un vero e proprio sussidio. Infatti, prevede che chi presenta domanda e ottiene l’accoglimento dell’istanza da parte dell’INPS, per percepire il sussidio, debba partecipare obbligatoriamente a progetti di formazione, accompagnamento al lavoro o di qualificazione e riqualificazione professionale.
Stiamo quindi parlando di quelle che, in genere, vengono definite politiche attive del lavoro. Va anche detto che, per accedere a questo sussidio, alternative ai corsi di riqualificazione possono essere il servizio civile universale e i lavori utili alla collettività. In pratica, a differenza di quanto accadeva con il Reddito di Cittadinanza (dove prima venivano erogate le ricariche e poi, eventualmente, si partecipava ai progetti), qui funziona esattamente al contrario.
I beneficiari del Supporto Formazione e Lavoro 2025, le nuove cifre e i limiti ISEE
La misura è destinata a soggetti di età compresa tra 18 e 59 anni, esclusi da altri sussidi perché occupabili. Possono beneficiarne anche persone all’interno di famiglie che percepiscono l’Assegno di Inclusione, poiché le due misure sono cumulabili. Nel 2025, è cambiata la soglia ISEE da non superare per accedere al sussidio, che fino al 2024 era 6.000 euro.
Oggi basta avere un valore ISEE non superiore a 10.140 euro per beneficiare del Supporto Formazione e Lavoro. Nel frattempo, l’importo mensile è passato dai 350 euro (erogati negli ultimi mesi del 2023 e per tutto il 2024) ai 500 euro al mese del 2025.
Il nuovo Supporto Formazione e Lavoro 2025, più soldi e più beneficiari
Proprio perché si tratta di una misura con una spiccata vocazione alle politiche attive sul lavoro, chi presenterà domanda nel 2025 deve conoscere bene le modalità di adesione alla misura stessa. Si deve, infatti, presentare domanda all’INPS e accedere al portale del Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale (SIISL).
Tutto ciò per sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale (PAD) e dichiararsi immediatamente disponibili a svolgere un’attività lavorativa. E a partecipare attivamente ai progetti di politiche attive del lavoro prima citati.
Solo in questo modo la procedura risulterà corretta. E solo così si verrà convocati dagli Uffici di Collocamento per firmare il patto di servizio personalizzato. In questo modo, i tecnici del Centro per l’Impiego potranno definire il migliore percorso individuale di ricollocazione e riqualificazione lavorativa.
Durata, importi e novità del SFL
Come anticipato, con il Supporto Formazione e Lavoro l’importo economico mensile, nel 2025, è di 500 euro al mese. La prestazione ha durata 12 mesi. Tuttavia, se il corso o il progetto a cui si partecipa prosegue oltre i 12 mesi, la prestazione continua a essere erogata fino alla conclusione del percorso.
A differenza dell’Assegno di Inclusione, i soldi sono erogati tramite bonifico da parte dell’INPS. E non attraverso una ricarica su apposite card con vincoli di spesa. Con il SFL, l’importo può essere speso liberamente dal beneficiario.
I requisiti specifici per la misura nel 2025
Tornando ai requisiti, come si legge anche sul sito dell’INPS, oltre ad avere un ISEE in corso di validità non superiore a 10.140 euro, è necessario che il reddito familiare sia non superiore alla stessa cifra.
Inoltre, occorre rispettare alcuni limiti relativi al patrimonio mobiliare: i soldi depositati in banca o alle Poste non possono superare i 6.000 euro per un singolo, 8.000 euro per nuclei composti da due soggetti, 10.000 euro per famiglie di tre o più componenti, e così via. Tutto varia in base a diversi fattori, tra cui la disabilità di qualche componente.
Per il patrimonio immobiliare, la soglia è di 30.000 euro. Senza considerare la casa di abitazione principale se questa ha un valore inferiore a 150.000 euro. E, naturalmente, resta la mancata disponibilità di determinati autoveicoli, motoveicoli, navi da diporto o imbarcazioni. Vincoli che da sempre caratterizzano i sussidi di questo tipo.
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