Droga, mafia, estorsioni: sentenze definitive, a Bari 28 ordini di carcerazione. Colpito il clan Strisciuglio

BARI – Attraverso metodi particolarmente violenti ed efferati, riusciva a imporre ai titolari di alcuni esercizi commerciali del quartiere Libertà a Bari l’installazione di apparecchi per il gioco d’azzardo, forniti da un’azienda gestita da uno dei membri del clan. Quest’ultimo destinava una parte degli introiti alle casse della organizzazione, ottenendo in cambio il monopolio di fatto nel settore. E’ quanto ricostruito dagli investigatori a carico dei 28 membri del clan Strisciuglio del capoluogo pugliese o contigui all’organizzazione nei confronti dei quali questa mattina i carabinieri del Comando Provinciale e gli agenti della Polizia di Stato della Questura hanno eseguito altrettanti ordini di carcerazione, emessi dalla Procura Generale della Corte di Appello di Bari (ufficio esecuzioni penali), dopo le sentenze definitive di condanna, per gravi reati commessi tra il 2015 e il 2020. Le persone interessate dai provvedimenti avrebbero operato nei quartieri Libertà, San Paolo, San Pio (Enziteto), Catino e San Girolamo del capoluogo, nonché nei comuni di Palo del Colle, Conversano e Rutigliano.

Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e, condotte, in diverse fasi, mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento, attività tecniche, supportate da diverse dichiarazioni di collaboratori di giustizia, hanno portato, già nell’aprile del 2021, ad eseguire 99 provvedimenti cautelari. L’inchiesta, denominata ‘Vortice-Maestrale’, ha contestato, documentandole, le diverse attività illecite del clan mafioso, evidenziandone la persistente operatività, le continue ambizioni di espansione e controllo del territorio, nonché la diffusione capillare nell’intera area metropolitana. Un controllo che è proseguito nonostante la detenzione degli esponenti di vertice che guidavano le diverse articolazioni attive nelle aree urbane e nei comuni dell’hinterland. In particolare, l’organizzazione avrebbe esercitato una forza intimidatoria derivante dal vincolo associativo, sia all’interno del gruppo che nel territorio di riferimento.

TUTTI I NOMI:

Elenco condanne