Comparare casa a Monza e Brianza così come nel resto della Lombardia è sempre più caro. Il 2024 si è chiuso con un mattone dai prezzi ancora in rialzo in Lombardia, sia nel mercato delle compravendite che in quello delle locazioni. A parlare sono i dati elaborati da Immobiliare.it Insights, proptech company del gruppo di Immobiliare.it,. I prezzi degli immobili in vendita in regione sono cresciuti del 7,8%, mentre i canoni di affitto hanno sperimentato un incremento del 5,9%.
Chi desiderava acquistare una casa in regione alla fine del 2024 doveva mettere a budget, mediamente, 2.750 euro/mq, mentre chi sceglieva di affittarla 18,3 euro/mq medi.
Per quanto riguarda domanda e offerta, la richiesta di immobili si è invece comportata in maniera opposta nei due comparti su base annua, aumentando del 26,3% per l’acquisto e diminuendo dell’11,5% nelle locazioni. Non a caso, guardando allo stock in affitto, questo è aumentato di oltre il 30% nello stesso periodo. Mentre quello relativo alla vendita mostra un leggero accumulo (+5%).
Cosa succede a Monza
Come nel resto della regione anche a Monza comprare casa costa di più: 2.950 euro/mq con un aumento dell’8,7% rispetto all’anno precedente. Se guardiamo i dati provinciali (esclusa la città di Monza) costa 2.080 euro/mq con un aumento del 10,9%. Se si analizza la domanda e offerta, nel comparto delle compravendite queste crescono con la richiesta su del 35,7% e lo stock del 19,1%. Per quanto riguarda le locazioni a Monza costa di media 13,3 euro/mq con un aumento annuale del 3,4% (il dato provinciale senza il capoluogo è di 11,2 euro/mq con un aumento del 5,5%). Sempre per quanto riguarda gli affitti la disponibilità di case sale +34% con una richiesta che fa segnare un -9%.
Cosa succede a Milano
Milano rimane la città più onerosa in Italia per chi punta a comprare casa, sfiorando, a fine dicembre, i 5.400 euro/mq di media, in aumento dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Il capoluogo lombardo è in testa anche se si guarda alle locazioni, con 22,4 euro/mq di media, in lievissima crescita (+0,2%) nell’ultimo anno. Analizzando domanda e offerta, nel comparto delle compravendite queste crescono quasi di pari passo nei 12 mesi, con la richiesta su del 16,8% e lo stock del 15,5%, mentre nelle locazioni la disponibilità di case sale (+43,1%), a fronte di un interesse che si contrae (-23%), sintomo del fatto che chi cerca in affitto oggi lo fa più spesso nell’hinterland, dove i prezzi sono ancora più contenuti, piuttosto che nel capoluogo di regione. Nonostante l’incremento dei prezzi di vendita, l’affordability, vale a dire l’accessibilità al mercato considerato il reddito medio cittadino, è aumentata per le coppie (+8,9 punti percentuali), fermandosi poco sotto il 31%.
Le compravendite in Lombardia
Per quanto concerne gli altri capoluoghi di provincia lombardi, si registrano ovunque oscillazioni positive nei prezzi di vendita, in accordo con la tendenza regionale. Su tutti, spicca l’incremento del comune di Brescia (+14,3%), ma si evidenziano aumenti in doppia cifra anche nel comune di Bergamo (+13,2%) e nelle province di Sondrio (+13,8%) e di Monza e Brianza (+10,9%).
Rispetto all’anno scorso lo stock di immobili in vendita è cresciuto nella maggioranza dei territori – con il picco del comune di Como (+22,1%) – ma si notano anche alcuni decrementi, tra cui quello rilevante della provincia di Pavia (-9,9%). A livello di domanda non si notano invece discostamenti dal trend positivo regionale, con incrementi ovunque in doppia cifra su base annua: i più importanti sono quelli del comune di Lecco (+43,5%) e della provincia di Bergamo (+43%).
Le locazioni in Lombardia
Anche nel comparto delle locazioni pressoché tutti i territori rispettano il trend di crescita regionale dei canoni negli ultimi 12 mesi, con la provincia di Lecco a fare da traino (+13%). L’unica performance negativa è quella del comune di Sondrio, dove si manifesta un calo del 2,5%.
Nonostante il solido aumento dell’offerta di case in affitto in regione, alcune zone lombarde mostrano dei decumuli nell’anno appena trascorso: tra questi, i più importanti si registrano nel comune di Sondrio (-40%) e in provincia di Pavia (-34,3%). Di contro, l’accumulo più marcato si nota nel comune di Como (+46,5%). Guardando, infine, alla domanda di affitto, anche in questo caso diverse aree si muovono diversamente rispetto alla tendenza negativa regionale. Per esempio, nel comune di Lodi e in provincia di Cremona la richiesta è in crescita, su base annua, rispettivamente del 33,1% e del 32,8%.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link