Report EY: il venture capital italiano cresce del 7,5% nel 2024, superando il miliardo per il quarto anno di fila

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L’EY Venture Capital Barometer, studio annuale di EY, analizza l’andamento dei round di investimento in start-up e scaleup italiane. Nel 2024 il mercato del venture capital italiano ha raggiunto una raccolta complessiva di €1.127m, superando per il quarto anno consecutivo il miliardo di euro. Questo valore segna una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente, con un incremento del +11,0% per numero di round, con 292 operazioni (vs le 263 del 2023). Il ticket medio di raccolta è rimasto stabile a circa €3,9m, confermando la continuità rispetto al 2023. Questi risultati testimoniano un segnale di stabilità del mercato italiano, considerando il diffuso rallentamento degli investimenti osservato a livello europeo. Nonostante questa moderata crescita delle risorse destinate a realtà innovative, il mercato del venture capital italiano fatica a intraprendere un percorso di crescita accelerata e si conferma ancora dimensionalmente limitato, con investimenti che rappresentano solo lo 0,06% del Pil a fronte dello 0,20% della Germania, 0,26% della Francia e 0,12% della Spagna.

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La riduzione delle start-up innovative da 13.393 a fine 2023 a 12.842 nel terzo trimestre del 2024 non può essere ignorata

«Superare per il quarto anno consecutivo la soglia del miliardo di euro investiti in realtà innovative basate in Italia è positivo. Tuttavia, siamo in una fase di stabilità che richiede riflessioni su strumenti e modelli operativi. La riduzione delle start-up innovative da 13.393 a fine 2023 a 12.842 nel terzo trimestre del 2024, mitigata dall’aumento delle Pmi innovative, non può essere ignorata. Anche i finanziamenti Pre-seed ed Early VC sono in lieve calo negli ultimi quattro anni. Il nuovo Startup Act e l’AI Act rappresentano opportunità per stimolare investitori italiani e internazionali. Se negli ultimi anni abbiamo posto grande attenzione al tema delle risorse da destinare agli investimenti, ora sembra urgente affrontare il tema di come supportare la crescita delle realtà innovative per essere in grado di trasformarsi in realtà strutturate, in grado di dare un efficace contributo allo sviluppo e modernizzazione del nostro Paese. Dobbiamo affrontare barriere strutturali, facilitare sinergie con aziende, università, centri di ricerca e società di consulenza. Solo così trasformeremo il potenziale del nostro ecosistema in progresso concreto e sostenibile», commenta Marco Daviddi, Strategy & Transactions Markets Leader Europe West, EY.

«Nel 2024, gli investimenti in Italia hanno raggiunto €1.127m registrando una crescita del 7,5% rispetto all’anno precedente. Questo risultato conferma la stabilità del nostro mercato sui livelli di raccolta consolidati da alcuni anni, nonostante il rallentamento a livello europeo, e un aumento dell’11% del numero dei round rispetto al 2023. Tuttavia, permangono criticità, come le disparità geografiche e la concentrazione degli investimenti in round compresi tra €1m e €5m o superiori a €20m, che mettono in evidenza la necessità di interventi mirati a supporto delle startup e delle Pmi innovative in tutte le fasi del loro sviluppo. Guardando al futuro, sarà cruciale cogliere le opportunità offerte dal nuovo Startup Act per rafforzare la posizione dell’Italia nel panorama internazionale. Il Paese continua a soffrire un limite strutturale nel mantenimento del talento e nella capacità di trasformare innovazione in crescita economica. Questo si riflette sia nella fase di creazione delle imprese, dove si osserva una contrazione del numero di Startup Innovative e un crescente spostamento degli innovatori verso ecosistemi esteri più favorevoli, così come nelle fasi di scalata e maturazione, dove fatichiamo ad attrarre maxi-raccolte di capitali. Anche nel 2024, l’Italia resta assente dalle statistiche sui nuovi unicorni, evidenziando le difficoltà nel creare e trattenere grandi imprese tecnologiche in grado di competere a livello globale. Diventa quindi indispensabile adottare misure strutturali che sostengano l’intero ciclo di vita delle imprese innovative, dalla nascita alla maturazione, per rafforzare l’attrattività dell’Italia come hub tecnologico internazionale», Gianluca Galgano, Start-up and Venture Capital Leader di EY in Italia

Investimenti pro-capite in Europa

In Italia gli investimenti pro-capite restano stabili con €19 spesi per abitante rispetto a €18 del 2023. Coerentemente con l’andamento generale degli investimenti nel Paese, anche il dato sull’investimento pro-capite riflette una tendenza analoga. Nel 2024 si registra una contrazione del 18% nel Regno Unito e del 6% in Francia, evidenziando un rallentamento nelle economie tradizionalmente più dinamiche in questo ambito. Al contrario, la Germania segna un miglioramento dell’11%, confermando una maggiore resilienza del suo ecosistema, mentre la Spagna spicca con una crescita significativa del 22%.

Distribuzione degli investimenti su base regionale

A livello geografico, il Nord Italia si conferma leader, con €857m investiti, trainati dalla Lombardia con i grandi round sul podio quali Bending Spoons, Satispay, D-Orbit, Genespire. Sorprende anche il Centro Italia, con €227m investiti, con l’importante investimento in Mmi in Toscana. Lazio e Piemonte mantengono una posizione centrale: il Lazio grazie alla città di Roma, mentre il Piemonte si distingue con operazioni su Tau Group (€11m), Resalis Therapeutics (€10m) e Intrauma (€10m). Segue il Friuli-Venezia Giulia che ha registrato €41m grazie al round di Bizaway (€35m). Al Sud si registrano €43m di investimenti, con la performance dell’Abruzzo di €27m, guidati da Hui, mentre la Puglia ha registrato €12m grazie ai round di Bionit Labs ed Autoconnexa. Tuttavia, la performance complessiva del Mezzogiorno resta complessivamente limitata.

Le principali operazioni dell’anno in Italia

Il 2024 ha registrato diversi round di investimento di rilievo nel panorama delle start-up italiane, evidenziando l’interesse degli investitori per settori strategici come tecnologia, fintech, biotecnologie e aerospace. Tra i principali round dell’anno spiccano Bending Spoons, che ha raccolto €143m nella prima metà dell’anno, consolidandosi come leader nello sviluppo di applicazioni mobili, e Medical Microinstruments, che ha chiuso un round da €101m.

Nella seconda metà dell’anno, i round più significativi sono stati quelli di Satispay (€60m), fintech di riferimento per i pagamenti digitali; D-Orbit (€50m), specializzata in logistica spaziale e servizi per l’industria aerospaziale; e Genespire (€46,6m), azienda leader nelle terapie geniche innovative. Oltre a questi, tra gli altri round di rilievo: xFarm Technologies (€36m), che opera nel settore agritech; Limolane e BizAway, entrambi con €35m; Hui (€25m) e Cyber Guru (€23m).

I primi cinque settori per valore degli investimenti

In cima alla lista tra i primi cinque settori per valore degli investimenti – che rappresentano circa il 70% degli investimenti totali del 2024 – c’è il settore Health & Life Science, con 47 deal conclusi e €242m investiti, grazie soprattutto alle operazioni di Mmi e Genespire. Al secondo posto troviamo il settore Software & Digital Services per €171m, trainato dall’operazione di Bending Spoons, mentre il terzo posto del podio è occupato dal settore Technology & IoT per €151m, trainato dalle operazioni di Huie Cyber Guru. Al quarto posto troviamo il settore Fintech (€113m) con le operazioni di Satispay e Cardo AI, e al quinto posto l’Energy&Recycling (€72m) con le operazioni di Daze e Hbi.

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