CHAMPOLUC. Adesso è ufficiale: anche se i rumors erano più che confermati, lunedì è stato presentato a Roma il percorso definitivo del Giro d’Italia 2025, che vivrà le sue fasi decisive tra Valle d’Aosta e Piemonte.
La 19esima tappa (venerdì 30 maggio) sarà breve ma proporrà un dislivello molto impegnativo (4.950 metri). Da Biella a Champoluc le salite valdostane si susseguiranno senza intervalli. In 166 chilometri gli atleti affronteranno cinque Gran premi della montagna, ben tre dei quali di prima categoria. La frazione scatterà dal capoluogo laniero e affronterà la salita di Croce Serra (terza categoria) per poi transitare da Andrate, Borgofranco d’Ivrea, Settimo Vittone ed entrare in Vallée.
Nella città del Casinò
Al km 67 la vetta di Col Tzecore (1.623 metri), poi picchiata verso Saint Vincent prima di tornare a salire al Col Saint-Pantaleon (1.664 metri) e tornare nella città del casinò. Da qui nuova ascesa verso il Col de Joux (1.639 metri), prima della rampa finale di Antagnod (1.724 metri, 2ª categoria), posta a 5 km dal traguardo di Champoluc. L’indomani il via verrà dato da Verres e la carovana rosa si dirigerà verso il Canavese: ancora Settimo Vittone e Borgofranco, poi Ivrea, Banchette, Samone, Bairo, Salassa e Rivara per affrontare la prima salita di Corio (607 metri, 4ª categoria) e avviarsi verso il Colle del Lys (1.311 metri, 2ª categoria e, attraverso la Val di Susa, puntare sul Colle delle Finestre, con 8 km di sterrato e la Cima Coppi (la vetta più alta del Giro) posta a 2.178 metri.
Anche il traguardo, posto a Sestriere, dopo 203 km, sarà oltre quota 2000 (2033, 2ª categoria). La selezione che non avranno fatto le salite dolomitiche la faranno quelle valdostane e piemontesi, così il Giro 2025 proclamerà di fatto il suo vincitore al Sestriere, anche se domenica 1° giugno è ancora prevista la kermesse conclusiva a Roma. La 108ª edizione del Giro d’Italia scatterà venerdì 9 maggio in Albania.
Il paese delle aquile
Nel Paese delle aquile sono previste le prime tre frazioni e non sarà un avvio facile: tre tappe esigenti (compresa una cronometro individuale lungo le strade della capitale Tirana). Prima tappa impegnativa con arrivo nella capitale e finale con due salite ravvicinate anche con pendenze in doppia cifra sul modello delle recenti tappe di “montagna in città”.
La prova contro il tempo (seconda tappa) sarà seguita dalla frazione con partenza e arrivo a Valona con l’ascesa di Qafa e Llogarasë, primo punto sopra i mille metri della Corsa rosa 2025. Al rientro in Italia la Alberobello-Lecce, poi il tracciato si dipanerà attraverso Basilicata, Campania, Molise, Abruzzo, Marche e Umbria, prima di raggiungere la Toscana, dove sono in programma l’arrivo a Siena, in piazza del Campo della frazione che scatterà da Gubbio, la crono Lucca-Pisa e la partenza da Viareggio. Virata a est verso Emilia e Veneto, per poi raggiungere le Dolomiti, prima del gran finale sulle strade valdostane e piemontesi. La Valle d’Aosta si sta preparando a riabbracciare il Giro, dopo la delusione del 2023 quando la tappa che avrebbe dovuto partire da Borgofranco d’Ivrea per raggiungere Crans Montana, in Svizzera, attraversando tutta la regione, fu drasticamente ridotta a causa del maltempo e si disputarono solo i chilometri previsti in terra elvetica.
Motivo di orgoglio
La soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale allo sport Giulio Grosjacques: «È una tappa molto impegnativa che propone un tracciato che esalta la morfologia del territorio: salite ripide e lunghe in rapida successione con un finale inedito che prevede la salita di Antagnod, significativa anche a livello paesaggistico, e la picchiata su Champoluc dove il Giro arriverà per la prima volta nella storia. Per la Valle d’Aosta si tratta di un progetto di continuità, iniziato lo scorso anno con la Grande partenza del Giro Next Gen, evento riservato ai migliori ciclisti Under 23 al mondo e che ci auguriamo possa proseguire in futuro». Tra gli eventi in programma, uno è già deciso: al Forte di Bard (ai piedi del quale transiteranno entrambe le frazioni) sarà allestita la quarta mostra fotografica “The best of cycling”, dedicata alle immagini che hanno partecipato all’edizione 2024 del concorso organizzato da Roberto Bettini, il decano dei fotografi del ciclismo.
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