Bruxelles (Belgio) – L’identikit di una vettura che pu� cambiare molti equilibri, avvicinando tanti automobilisti alla mobilit� elettrica grazie al prezzo concorrenziale rispetto a modelli a benzina di grande diffusione. Sta qui la missione di nuova Twingo, non solo l’erede dell’utilitaria sbarazzina arrivata nel 1993, ma soprattutto un progetto con le premesse giuste per contribuire in modo sostanziale al decollo del mercato delle cittadine a zero emissioni. Dopo il debutto al Salone di Parigi in ottobre di un primo prototipo, ancora limitato alle forme esterne della carrozzeria, ora Renault chiude il cerchio con la vettura completa, o meglio definitiva ormai all’80% rispetto al modello di serie, atteso per le prime settimane del 2026. Se infatti al Salone dell’auto di Bruxelles � stato possibile vedere e toccare con mano per la prima volta gli interni, � valso anche di pi� acquisire molte informazioni tecniche sull’auto che verr�. Partendo comunque da un presupposto, quello della velocit�.
Due anni per svilupparla
�Con la 5 abbiamo impiegato tre anni per portare l’idea dal foglio bianco alle concessionarie, ma con nuova Twingo facciamo un ulteriore salto�, racconta Fabrice Cambolive Ceo del marchio Renault. Il tempo complessivo di sviluppo dell’auto sar� di due anni, dimostrando che siamo capaci di sfruttare al meglio la tecnologia di cui gi� disponiamo per avere la migliore offerta tra le auto elettriche. Twingo racconta che siamo ora veloci che mai, e perfino il modo in cui nasce una vettura � cambiato. Si lavora praticamente in parallelo al design esterno, a quello interno e alle funzioni del software, tutto questo mentre si predispone rapidamente la meccanica. � il vero modo di essere competitivi�. Nei 376 centimetri di lunghezza c’� infatti gusto e assieme sfida reale ai costruttori asiatici, con il ritorno alle forme smussate della Twingo originale, lunga allora 343 centimetri, mantenendo le proporzioni di un cofano anteriore molto spiovente dove spicca l’originalit� dei fari tondi, adesso a Led e in rilievo. Differenza sostanziale rispetto al passato, il numero di porte laterali, che passa da due a quattro, mentre il portellone posteriore manterr� una cornice molto marcata attorno al lunotto, a sottolineare l’andamento a scendere del tetto.
Gli interni
Allo stand Renault del Salone di Bruxelles arriva dunque il primo contatto ravvicinato con gli interni, anche loro gi� da considerare come “quasi di serie” nella forma del cruscotto, con uno schermo dietro il volante e un secondo al centro della plancia, per altro entrambi gi� accesi e funzionati con il software OpenR link sviluppato in collaborazione con Google. Twingo c’� gi�. Nonostante la forma dei sedili non sia ancora da considerarsi “finale”, lo spazio utile a disposizione dei quattro passeggeri � molto, con il divano posteriore che scorre in avanti e lo schienale che si piega in due parti. Dell’originale resta la ricerca della luminosit� a bordo, con un grande tetto panoramico, mentre sono previsti molti vani porta oggetti e funzioni utili, come il poggiatesta anteriore dotato di un’area magnetizzata per attaccare lo smartphone.
Stile, quasi, definitivo
Oltre l’allegria per� c’� la tecnica, e anche su questo fronte possiamo ricostruire di un identikit abbastanza chiaro. �Pressocch� definitiva nello stile, in uno stadio molto avanzato dal punto di vista tecnologico�, ci confermano in Renault, partendo proprio dal considerare la forma dei paraurti posteriori, molto pi� sporgenti e avvolgenti rispetto alla Twingo originale. La vettura utilizza stessa base meccanica AmpR small di Renault 5, eccetto che per le sospensioni posteriori che vedremo pi� semplificate, per ridurre i costi finali e aumentare la velocit� di costruzione. Twingo E-Tech Electric, questo il suo nome, verr� realizzata in molto meno delle dieci ore necessarie per assemblare nuova Renault 5, con l’attuale generazione di Clio che richiede ancora 14 ore ad esemplare.
300 chilometri di autonomia
La Twingo non avr� dunque nulla in comune con la vettura realizzata insieme al gruppo Mercedes dal 2014, con la gemella la smart forfour, a partire dalla posizione del motore, che qui � sotto il cofano anteriore e dovrebbe offrire 70 kW/95 cv di potenza. Alla conferma di un prezzo al di sotto dei 20 mila euro contribuisce anche il tipo di batterie utilizzato, che secondo le informazioni raccolte saranno di tipo Lfp litio-ferro-fosfato, dunque pi� economiche di quelle di tipo Nmc nickel-manganese-cobalto a bordo della R5. Determinate anche la velocit� di ricarica, con potenza fino a 11 kW sfruttando la rete domestica o colonnine in corrente alternata, 80 kW invece nel caso di stazioni fast in corrente continua, mentre l’autonomia raggiunger� i 300 km, ritenuti perfettamente in linea con un utilizzo in citt�.
13 gennaio 2025 (modifica il 13 gennaio 2025 | 15:38)
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