«In ogni viaggio che faccio mi porto un adesivo del Bari e non appena ne vedo uno di una squadra “nemica” ci attacco il mio sopra», ci spiega la tifosa biancorossa Gaia mostrandoci una foto che ritrae il suo sticker posizionato su un muro di Praga.
Una moda cominciata subito dopo il Covid che non ha risparmiato nemmeno Bari. Il boom del turismo ha infatti portato nel capoluogo pugliese tanti visitatori che hanno colorato i muri della città. Siamo quindi andati in giro per i quartieri baresi alla scoperta degli adesivi più accattivanti e curiosi, spesso appartenenti a squadre sconosciute ai più. (Vedi foto galleria)
Il nostro percorso comincia sulla Muraglia, dove scorgiamo un palo ricoperto da tanti stickers celesti: sono quelli dell’Hansa Rostock, squadra tedesca di terza serie dell’omonima cittadina affacciata sul mar Baltico. Non passa inosservato il suo stemma: una cocca rossa con vela blu su cui campeggia un grifone bianco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Su un altro cartello vediamo sgomitare fra una miriade di stemmi di altre squadre un adesivo bianco e nero del Widzew Lodz, società polacca che può vantare quattro titoli nazionali. Su un palo di largo Maurogiovanni ci attrae invece il simbolo di un orso bianco. Si tratta dello stemma del Tromsø, squadra militante nel massimo campionato norvegese, nonché il “club professionistico più a nord del mondo” come recita il suo sito ufficiale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Imbocchiamo ora strada Palazzo di Città dove spiccano tanti adesivi della Sampdoria, club genovese gemellato con il Bari. Qualche metro più avanti scoviamo il simbolo del Fortuna Dusseldorf, team tedesco due volte campione nazionale. Sull’adesivo vediamo una svastica frantumata da un pugno, con sotto una frase traducibile come “contro la destra”. La motivazione di questa deriva extra sportiva è dovuta a una spaccatura politica nella tifoseria del Fortuna: la maggioranza di sinistra e una piccola frangia di destra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Usciamo da Bari Vecchia e percorriamo il lungomare fino a piazza Diaz dove su un palo della luce trovano spazio uno accanto all’altro l’adesivo della Reggina e quello del Matera. Mentre a pochi metri di distanza ecco la traccia dell’ippocampo della Salernitana, la cui tifoseria è gemellata con quella biancorossa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma le partite sulla “rotonda” del lungomare non si disputano sono solo tra squadre italiane. Su un altro palo notiamo infatti uno sticker a scacchi bianchi e viola: è quello dell’Austria Vienna, vincitrice di ben ventiquattro titoli nazionali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nelle vicinanze campeggia anche una simpatica rivisitazione dello stemma del Jagiellonia, formazione polacca, con tanto di birra alzata come trofeo. Il nome della squadra ricorda Sigismondo I Jagellone, re di Polonia nel 500 e marito della duchessa “barese” Bona Sforza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Attraversiamo ora il lungomare Crollalanza e ci dirigiamo verso via Cognetti. Sul retro di un cartello di divieto c’è un adesivo giallo lasciato dagli ultras del Peñarol, leggendaria squadra dell’Uruguay vincitrice di ben 52 scudetti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Provengono invece da molto più vicino i tifosi che di fronte al palazzo dell’Acquedotto Pugliese hanno “postato” un’immagine con un toro avvolto da una sciarpa bianco-celeste. Si tratta della mascotte del Toritto, squadra dilettantistica del piccolo centro della provincia barese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci incamminiamo ora verso corso Cavour dove, dietro un cartello stradale, si trova lo sticker più curioso di tutti. Appartiene a una frangia di tifosi thailandesi di un club quasi sconosciuto: lo Jahn Regensburg di Ratisbona, cittadina tedesca della Baviera che gioca nella serie B locale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Arrivati di fronte alla vecchia sede della Banca Popolare di Bari troviamo una stampa bianca e rossa che sullo sfondo raffigura la tifoseria del Monaco, club dell’omonimo Principato, militante nella Ligue 1 francese. Questo simbolo è celebrativo: ricorda i cent’anni del team monegasco, compiuti nel 2024.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Su una grondaia fra via Sparano e via Dante campeggia invece l’adesivo dell’Arsenal, famosa squadra londinese vincitrice di 13 campionati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Passeggiando in piazza Umberto ci imbattiamo in altre due stampe. La prima è del St. Pauli, club della serie A tedesca che rappresenta un quartiere di Amburgo famoso per essere “a luci rosse”, nonché un luogo di ritrovo dei punk di tutto il mondo. Il secondo sticker è stato lasciato dagli ultras del team polacco KS Cracovia: sulla sua superficie è raffigurato il simbolo del comunismo sbarrato da un divieto, reminiscenza della liberazione della Polonia dall’Unione Sovietica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Di fronte all’Ateneo troviamo un adesivo in salsa splatter. Da uno sfondo rosso sangue emerge la minacciosa figura di Michael Myers, il killer soprannaturale della saga horror “Halloween”. L’assassino rappresenta metaforicamente lo Schalke 04, squadra di serie A tedesca, che con il suo coltello minaccia di portarsi a casa lo scalpo delle rivali Eintracht Francoforte ed Essen.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Attraversando corso Italia vediamo un adesivo della corazzata tedesca del Borussia Dortmund. Lo stemma celebra i 50 anni della casa dei gialloneri: il Wesfalenstadion, inaugurato nel 1974.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Su una trave in ferro delle scale del sottopassaggio di via Quintino Sella scrutiamo invece il simbolo dell’Eintracht Braunschweig, club della B germanica, accomunato con il Bari dall’“odio” verso il Lecce. I suoi tifosi infatti, dopo essere stati privati del loro beniamino Helgason richiamato dal club giallorosso per fine prestito, hanno cominciato a esultare sui social per ogni sconfitta dei salentini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il nostro viaggio fra le tifoserie di mezzo mondo finisce in via Di Tullio, nel quartiere Picone, davanti all’eucalipto piantato dai soldati americani negli anni 40. Su un semaforo ecco lo sticker dello Sturm Graz, club austriaco vincitore a sorpresa dell’ultimo scudetto della Bundesliga.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
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