“Nel mio futuro solo libri e tv”. Alla presentazione del libro provano a mandare via Fanpage

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L’ex ministro della Cultura presenta a Napoli il suo libro sul Trump. “Sono parte di una famiglia culturale, nel mio futuro solo Tv e libri”. Momenti di tensione quando gli organizzatori hanno provato a cacciare le telecamere di Fanpage.

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Amedeo Laboccetta e Gennaro Sangiuliano

Una anteprima movimentata quella vista al teatro Sannazaro di Napoli dove l’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha presentato il suo nuovo libro su Donald Trump. L’evento, promosso dall’associazione “Polo Sud” dell’ex deputato Amedeo Laboccetta, ha ospitato il gotha della destra napoletana, al cospetto di Arianna Meloni. Un pieno sostegno dunque all’ex ministro, dimessosi dopo lo scandalo suscitato dai suoi rapporti con Maria Rosaria Boccia. Ma prima dell’inizio dell’evento gli organizzatori hanno provato ad allontanare le telecamere di Fanpage. Il motivo sarebbe stato un mancato accredito all’evento, sebbene il comunicato stampa dell’evento non faceva alcun riferimento alla necessità di accreditarsi per i giornalisti.

Lo stesso Laboccetta è intervenuto nella diatriba non opponendosi all’allontanamento di Fanpage. “Noi siamo Polo Sud e non si fanno domande”, ci è stato riferito tra lo sconcerto dei molti giornalisti presenti. L’evento, in un teatro pubblico, era aperto a tutti, tanto che non presentava nessun filtro all’ingresso. Ma per gli organizzatori si trattava di “un evento privato”. Solo dopo un lungo tira e molla, è arrivata la comunicazione, a quanto pare proprio da parte di Gennaro Sangiuliano, che tutti i giornalisti presenti potevano restare nel teatro, nessuno escluso. Un episodio increscioso per quello che è stato un evento che ha visto sfilare tutti gli esponenti della destra cittadina e nazionale.

“Nel mio futuro solo libri e Tv”

Ad accompagnare la presentazione del libro dell’ex ministro, la giornalista Giovanna Botteri, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, e lo stesso Amedeo Laboccetta. Sangiuliano all’inizio del suo intervento ha voluto ringraziare, quasi ad uno ad uno, i tantissimi esponenti di Fratelli d’Italia e della Lega presenti in sala. “Ognuno di loro è un pezzo di vita”, ha detto l’ex direttore del Tg2. Poi il dibattito vero e proprio dove sono stati evidenziati i contenuti del libro, scritto da Sangiuliano ancor prima della vittoria delle elezioni americane ad opera del tycoon. Alla fine della presentazione c’è stato il momento delle domande. All’ex ministro abbiamo chiesto se la politica istituzionale è ancora nel suo futuro. “No, nel mio futuro c’è di scrivere buoni articoli, realizzare buoni servizi televisivi, da giornalista televisivo e scrivere ancora qualche libro, ho già delle idee, sto già preparando qualcosa” ha detto Sangiuliano.

Poi su Trump: “Lui rialza la bandiera dell’occidente, si una comunità identitaria, io credo che il rapporto con l’Europa, al di là delle battute che si possono fare e delle parole, sarà un rapporto efficace e buono, grazie anche a Giorgia Meloni“. Sangiuliano riceve l’abbraccio del pubblico, e degli esponenti storici della destra che per nulla al mondo si sarebbero persi la serata. La presenza di Arianna Meloni ha testimoniato la vicinanza del governo e soprattutto della sorella Giorgia, con cui evidentemente il legame è ancora forte e solido. “Io faccio parte di una famiglia culturale – ha detto l’ex ministro – non una famiglia politica perché faccio il giornalista, ed in questa famiglia sento affetto. La Meloni si autodefinisce patriota giustamente, e anche io mi sento un patriota, anche Trump fa appello al patriottismo, e fa bene, perché è il patriottismo che permette di superare la conflittualità di classe”.

“Fanpage deve andare fuori”

Dicevamo delle presenze, dalla sottosegretaria Pina Castiello, al sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi, per la Lega il deputato Cantalamessa e il consigliere regionale Severino Nappi, e la lunga lista di Fratelli d’Italia, dal deputato Rastrelli, l’ex consigliere regionale Marco Nonno (decaduto), Luciano Schifone papà della deputata Marta, ed ancora Salvatore Ronghi, Claudio Renzullo, l’ex ministro Mario Landolfi, e l’ex Sindaco di Afragola Vincenzo Nespoli. Insomma c’erano quasi tutti. Ma la presenza di Fanpage non era gradita. È stato uno degli organizzatori a chiederci conto se fossimo stati accreditati, nonostante nel comunicato stampa dell’evento non venisse richiesto alcun accredito per i giornalisti. Lo stesso Amedeo Laboccetta viene interpellato dalla persona che si è presentata come responsabile di “Polo Sud” che ci aveva chiesto di uscire. L’ex deputato non ha nulla da obiettare alla cacciata delle telecamere di Fanpage.

Nonostante avessimo spiegato che non era necessario l’accredito, gli organizzatori hanno sostenuto che ci stessimo “inventando tutto”. Peccato che a smentirli ci sia lo stesso comunicato da loro inviato, che non richiedeva l’accredito. “Ci state cacciando?” chiediamo. “Si vai fuori”, la risposta. I numerosi colleghi presenti delle altre testate non sono rimasti indifferenti a quanto accaduto. Dopo alcuni minuti, in cui siamo rimasti nel foyer del teatro, la stessa persone che ci aveva allontanato ci comunica che: “Ho parlato con Sangiuliano, anche i giornalisti non accreditati possono stare, con piacere”.

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