italiani frenati da prezzi e disinformazione

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Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 


Oltre il 50% degli italiani ritiene di condurre uno stile di vita salutare, in grado di favorire il benessere fisico e mentale. Ma pensano i costi per l’acquisto di prodotti ritenuti salutari. È la fotografia scattata da YouGov nell’indagine Who cares? Who Does? Health, realizzata per dare una panoramica dello stile di vita degli italiani rispetto al proprio benessere e sui comportamenti di acquisto verso i cosiddetti prodotti health.

La questione prezzo

In Italia il 61% della popolazione reputa di trovarsi in una buona condizione di salute fisica e il 69% mentale (69%): non solo, ci consideriamo i principali sostenitori del nostro benessere, seguiti dal supporto dello Stato (25,2%) e, per una percentuale inferiore, dai rivenditori (10,3%) e dagli esercenti (10,4%).

Tuttavia, il 53% degli italiani trova nel prezzo la prima barriera per l’acquisto di prodotti non processati. E la scarsa chiarezza delle etichette influisce sul carrello della spesa del 21% di coloro che, per un buon 18%, si dichiara confuso su quanto un prodotto sia effettivamente genuino.

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Prendersi cura della propria salute

La ricerca di YouGov, condotta su un campione di famiglie italiane selezionato all’interno del consumer panel, rileva che oltre il 50% della popolazione ritiene di star conducendo uno stile di vita salutare. Eppure, se da un lato il 10% degli italiani si occupa della propria salute fisica e il 9% di quella mentale, dall’altro il 50,1% degli stessi tende a curarsi solo quando si manifesta concretamente un problema di salute, contro il 38,4 % della media globale.

A livello internazionale, invece, la popolazione si mostra più proattiva (49,4% il global rispetto al 42,1% italiano), facendo di uno stile di vita sano ed equilibrato una parte integrante della propria quotidianità, con un 12% che cura il proprio benessere fisico e il 10% quello mentale.

I prodotti healthy nel carrello della spesa

Entrando maggiormente nello specifico dei beni di consumo, i prodotti con ingredienti definiti healthy – per lo più freschi e genuini, con un livello limitato di zuccheri e in generale non processati – vengono considerati con un occhio di riguardo nel carrello degli italiani.

Tra questi si distinguono:

  • il pane (52%)
  • l’acqua in bottiglia (48%)
  • i cibi probiotici (72%)
  • gli integratori (67%)
  • i multivitaminici (58%)

I quattro profili dei consumatori

Sul fronte più concreto degli acquisti, le evidenze emerse mostrano come tale scenario influenzi la spesa degli italiani e il loro grado di fiducia verso brand e rivenditori.

Per comprendere i comportamenti dei consumatori in Italia, all’interno del consumer panel indagato, la popolazione è stata suddivisa in tre grandi macrocategorie:

  • Health Active (Salutisti Attivi): consumatori che si impegnano costantemente in una corretta routine di benessere, caratterizzata da una dieta ricca di vitamine e cibi freschi.
  • Health Moderate (Salutisti Moderati): consumatori che adottano solo alcune pratiche di vita salutare, con conseguente acquisto di prodotti mediamente sani.
  • Health Passive (Salutisti Passivi): consumatori che non adottano molte pratiche salutari e sono più propensi ad acquistare categorie di alimenti zuccherati e snack ultra-processati.

In particolare, il prezzo emerge come uno dei principali ostacoli per l’acquisto di prodotti sani così come l’informazione carente sulle etichette dei prodotti presenti sugli scaffali.

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Saldo e stralcio

 

Se da un lato, dunque, un prezzo equo viene richiesto soprattutto dai consumatori Health Moderate e Passive (per circa il 59%), il 50% degli Health Active vorrebbe maggiori specifiche sugli ingredienti descritti sulle confezioni, oltre che una comunicazione più precisa su benefici e rischi del consumo di un determinato alimento confezionato.

E ancora, all’interno del comparto della grande distribuzione, gli Health Active influiscono sul 32% del fatturato per un valore di 838,42 miliardi di euro e il 12% considera i retailer responsabili nel garantire uno stile di vita salutare. All’interno di questa categoria, gli acquirenti prediligono per lo più circuiti non tradizionali (ad esempio i negozi specializzati e tradizionali), ma anche la distribuzione moderna ha un ruolo importante. Le principali insegne della grande distribuzione (come Conad per il 14%, Esselunga per il 10% e Coop per il 9%) si avvantaggiano, inoltre, per la possibilità di offrire un assortimento più ampio. Contrariamente, gli Health Moderate ritengono che le aziende produttrici siano alleate preferenziali (11%) per i loro acquisti.





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