LECCE – Dal cuore del Salento a Milano, fino a scalare la lista dei 30 under 30 di Forbes per la categoria Marketing & Advertising. Ecco la storia di Lorenzo e Pio Fiorito, due gemelli di 28 anni, giovanissimi imprenditori ed esperti del digital marketing. I due ragazzi pugliesi sono nati a Ruffano, nel Salento, e dopo aver frequentato la facoltà di Economia e Marketing all’università Cattolica di Milano e aver conseguito la laurea triennale, iniziano a muovere i primi passi nel mondo del lavoro a seguito di una piccola porta in faccia. Già perché la Cattolica ha respinto la loro domanda di partecipazione al corso di laurea magistrale, e così da questo “fallimento” i due gemelli hanno optato per un’esperienza lavorativa. Attraverso una application online, Meta (allora Facebook) valuta i loro profili ideali per la società e i due si trasferiscono a Lisbona nel 2017. Qui ci restano due anni, acquisendo grande esperienza nel settore del marketing e dei social media. Una volta rientrati nel 2019 in Italia, decidono di fondare Dataz, azienda che conta 20 dipendenti e che fornisce consulenza specializzata a startup e scaleup che aumentano il loro investimento anno per anno sulle piattaforme digitali e offre servizi di data management e data strategy, digital strategy e performance analysis per accompagnare i partner verso una scalabilità data driven.
Nel 2023 il fatturato di Dataz è stato di 1 milione e 620 mila euro, mentre nel 2024 ha superato i 3 milioni. Un’impresa affatto scontata per due giovani Made in Sud che con entusiasmo e passione hanno fatto della loro invettiva un mestiere. Un lavoro così apprezzato che ha permesso loro di entrare nella classifica dei 30 under 30 di Forbes Italia.
Il mondo del marketing ha varie sfaccettature. Spiegateci in cosa consiste il vostro lavoro. Come è nata l’idea di Dataz?
Dataz nasce direttamente dalla nostra esperienza in Meta (ex Facebook). Lavorando come consulenti di Meta per le aziende top spender eravamo ogni giorno a contatto con decine di aziende diverse ed i loro problemi. Questa esperienza ci ha aiutato a capire dove fossero i problemi delle soluzioni che il mercato offriva e le opportunità di business che nel futuro avremmo potuto cogliere. Da subito Dataz è nata per offrire soluzioni chiare e misurabili rispetto ai problemi più importanti delle aziende, in tema di digital marketing. Il nostro lavoro è poi chiaramente cambiato dal 2019 ad oggi, essendo anche cambiati gli strumenti. Siamo passati da essere verticali sul tema dell’advertising digitale ad offrire consulenza altamente specializzata in strategia di marketing digitale a 360gradi e, soprattutto, misurazione dell’impatto che ogni singola strategia ha. È proprio questo il punto centrale della nostra offerta: l’analiticità dell’approccio. Non parliamo attraverso i “secondo me” ma solo attraverso dati e misurazione scientifica. L’esperimento ha funzionato? Cosa ci dicono i dati? Le metriche si sono modificate? Abbiamo raggiunto il target dato? Ecco, avere quest’approccio scientifico a tematiche di marketing è il game changer di questi ultimi anni.
Gemelli e businessman, com’è condividere vita e lavoro tra fratelli?
Quando hai la fortuna, come noi, di esser cresciuti insieme, di aver “riempito” insieme ogni momento della nostra vita e di avere accanto una persona che ti conosce anche meglio rispetto a quanto tu ti possa conoscere da solo, il gioco è molto semplice. Fin da piccoli fantasticavamo su cosa avremmo fatto insieme nel futuro, investivamo molto del nostro tempo da adolescenti a discutere insieme di idee, progetti, visione delle cose. Avere l’opportunità di confrontarsi su tutto, dal tema più semplice a temi più complicati, ti arricchisce e ti prepara al confronto con gli altri. Essere solo fratelli per noi è riduttivo, siamo cresciuti come l’uno parte dell’altro e lavorare insieme era il naturale sbocco del nostro percorso. Anche a Meta inizialmente ero da solo ma subito dopo poco convinsi Lorenzo a trasferirsi anche lui a Lisbona per venire a lavorare con me. Così come insieme abbiamo deciso di licenziarci e iniziare il nostro percorso.
Da Ruffano a Milano, passando per Lisbona. A soli 28 anni avete già 20 dipendenti. Quanto è importante girare il mondo nel vostro settore?
Tantissimo, e non solo nel nostro settore. Non parlo semplicemente di un “girare il mondo” fine a se stesso ma di un esercizio di uscita dalla propria zona di comfort, un allenamento per il proprio spirito. Trovarsi lontano da tutti gli affetti, sicurezze, persone che conosci è una condizione umana che ti obbliga a ripensarti, a farti riflettere su chi sei davvero al di là dell’”io
sociale” precostituito. La condizione di dovertela cavare da solo, in un contesto diverso, è la miglior cura per chi sta cercando il proprio percorso. Poi si può allenare la propria predisposizione ad affrontare l’allontanamento dalla zona di comfort in tanti modi diversi, non per forza andando dall’altra parte del mondo da soli. L’importante è però quello di metterci in discussione prendendoci rischi, di sfidare la nostra attitudine, di non aver paura di trovarsi soli davanti alle sfide che la vita ci pone. Parte da questo un percorso di successo: avere voglia di spaccare i limiti che ci imponiamo.
Siete entrati nella classifica di Forbes. Come ci si sente?
Un enorme piacere e del tutto inaspettato. Seguivamo quella lista e chiaramente Forbes da tanti anni e sognavamo di entrarci un giorno. È stata una bella sorpresa che ci ha permesso di fermarci e “festeggiare” parte del percorso. Ma non saranno questi titoli o liste a renderci orgogliosi di quello che stiamo facendo, ma piuttosto vedere il team che cresce e valore che riusciamo a creare alle persone con cui lavoriamo.
Tornereste mai in Puglia?
Non per il momento, il nostro focus è sull’estero più che sul ritorno al sud. Ma uno dei nostri obiettivi – come già facciamo e continueremo a fare pur stando a Milano – è portare al successo le tante realtà del Sud, magari create da ragazzi giovanissimi come noi.
Quali progetti per il futuro?
Se tra 5 anni saremo ancora su questi livelli non ci potremo dire pienamente soddisfatti. Stiamo lanciando un nuovo progetto, Sherpaz, su cui abbiamo investito e continueremo ad investire molto e siamo sicuri possa essere la fase 2.0 del nostro percorso. Vogliamo diventare un punto di riferimento dell’ecosistema digitale Europeo e riuscire a lanciare nuovi progetti e nuove idee. Sempre con lo stesso spirito e con la stessa visione di Dataz. Ma non è ancora il momento di fermarsi e rallentare, le ottime premesse espresse fino a questo momento devono riuscire a continuare continuare a creare valore futuro.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link