Brescia, gli attivisti di Ultima Generazione bloccano ingresso della Leonardo: “fabbrica che distrugge popoli e terre”

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Riceviamo e pubblichiamo integralmente

Questa mattina, circa quaranta attivisti appartenenti ai gruppi “Ultima Generazione”, “Extinction Rebellion” e “Palestina Libera” hanno bloccato l’ingresso della Leonardo s.p.a. a Brescia.

Leonardo distrugge popoli e terre” è lo slogan riportato su uno degli striscioni. L’azione nonviolenta degli attivisti ha l’obiettivo di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sul legame tra crisi climatica e industria bellica, chiedendo la cessione dei rifornimenti militari a Israele, la riconversione della produzione della Leonardo e la fine del sostegno italiano al genocidio in corso in Palestina.

Elisa, una delle persone presenti dichiara: “Leonardo è la prima produttrice bellica europea e contribuisce alla morte di migliaia di persone negli attuali conflitti in corso e nel genocidio in Palestina. L’industria bellica produce morte sia con gli effetti diretti della devastazione delle bombe, sia con le ingenti emissioni provocate dalla loro produzione. Siamo qui oggi per chiedere allo stato italiano e alla Leonardo di rispettare il loro popolo, la nostra costituzione, ripudiando la guerra, e numerose altre risoluzioni dell’ONU e della corte penale internazionale, interrompendo la sua complicità nel genocidio palestinese e nei crimini di guerra e contro l’umanità che si stanno consumando a Gaza, di cui tutto il popolo italiano sarà responsabile. Al contrario, chiediamo che tutto quello che viene attualmente investito in guerra e morte venga riconvertito nella lotta alla crisi climatica e in un futuro migliore per il nostro popolo.”

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LEONARDO CONTINUA AD AUMENTARE I PROFITTI E IL NOSTRO GOVERNO È COMPLICE

L’azienda ha registrato un aumento dei suoi profitti dall’inizio del genocidio a Gaza nel 2023. Come recentemente riportato in un’inchiesta di Altreconomia, inoltre, nonostante le dichiarazioni del ministero degli Esteri e della Difesa negli scorsi mesi che sostenevano il contrario, l’azienda ha fornito a Israele assistenza e materiale tecnico per gli aerei da addestramento: anche se non dotati di armamento, questi modelli servono ai piloti per sperimentare come bombardare la popolazione palestinese.

Questo dicembre, Amnesty International ha dichiarato che gli Stati che continuano a fornire supporto militare ad Israele non stanno rispettando i loro obblighi rispetto alla necessità di impedire il genocidio in corso. Il primo ministro israeliano, Netanyahu, è stato perfino condannato dalla Corte Penale Internazionale per i crimini di guerra commessi a Gaza. Leonardo e lo Stato Italiano sono corresponsabili di tutto ciò. Gli attivisti fanno riferimento al fatto che l’azienda sia posseduta dallo Stato Italiano: il 30% dell’azienda è posseduto dal Ministero delle Finanze, suo azionista maggioritario, e l’attuale ministro della difesa, Guido Crosetto, nel 2021 ha incassato quasi un milione di euro per la sua collaborazione con la Leonardo.

LA SCONFORTANTE SPROPORZIONE PER MATTARELLA

Perfino Mattarella ha parlato di una “Sconfortante sproporzione” tra i soldi investiti nelle spese militari e quelli utilizzati per il contrasto alla crisi climatica: le spese militari, a livello mondiale, sono otto volte più alte di quelle stanziate alla Cop29 di Baku per la finanza climatica.” Le spese militari, secondo gli attivisti, sottraggono le risorse necessarie ad una società più prospera, come ricordato dal presidente della Repubblica nel suo discorso di fine anno.

FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE PER CHIEDERE A MATTARELLA DI NON PROMULGARE IL DDL SICUREZZA

Ancora con più forza dopo il richiamo del Consiglio d’Europa ai senatori italiani a non approvare il DDL Sicurezza, chiediamo di firmare la petizione per chiedere al presidente Mattarella di non promulgare il disegno di legge una volta che sarà presentato al Quirinale. Di recente il Presidente ha dichiarato di aver promulgato leggi che non condivideva. Anche questa legge non è condivisibile in un Paese democratico e siamo sicuri che anche il Presidente sia conscio di ciò. Il Governo di un paese democratico deve ascoltare le ragioni di chi protesta, non arrestarli

Ultima Generazione, Extinction Rebellion e Palestina Libera

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