Un anno di intenso impegno e di azioni mirate, costruendo modelli di prevenzione e contrasto all’illegalità sempre più vicini ai bisogni e alle aspettative dei cittadini


Complessivamente sono stati eseguiti 136 arresti e denunciate 1039 persone all’Autorità Giudiziaria. Svolti 915 servizi di Ordine Pubblico ed impiegati complessivamente oltre 1.800 militari, sia del Comando Provinciale che del 9° Battaglione Carabinieri “Sardegna” di Cagliari, in particolare durante le proteste contro i trasporti delle pale eoliche al Porto industriale di Oristano dell’estate 2024.

L’impegno istituzionale dei Carabinieri nella Provincia è stato continuo. Gli obiettivi operativi perseguiti sono stati il frutto di un lavoro volto alla ricerca di modelli di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità sempre più aderenti alle esigenze dei cittadini: l’incremento della formazione professionale dei militari su specifiche materie legate alla recrudescenza di alcuni particolari fenomeni criminali, ma anche sulle indagini tecnico-scientifiche, sulle nuove tecnologie e piattaforme di interazione col cittadino, come ad esempio il 112 NUE, anche per i non udenti; l’intensificazione delle campagne di sensibilizzazione sui reati più dannosi per le persone vulnerabili, con l’effettuazione di incontri nelle sale comunali o Parrocchie dei piccoli centri.

Le sfide che hanno caratterizzato l’anno appena concluso hanno visto i Carabinieri rivestire un ruolo centrale nella lotta alla criminalità comune e in particolare a quella predatoria (rapine e truffe), in un Capoluogo e in 76 Comuni della Provincia in cui l’Arma procede per l’85% dei delitti, tentati o commessi, e rappresenta, in tutti i Comuni periferici, l’unico presidio di polizia.

La recrudescenza di alcuni particolari fenomeni criminali ha determinato, anno durante, l’impiego di risorse indirizzate non solo all’azione di contrasto, ma anche alle attività di prevenzione.

Rileviamo una diminuzione del 3% della delittuosità generale (1904 delitti denunciati ai Carabinieri nel 2024 e fronte di 1962 nel 2023), ma l’attenzione deve sempre rimanere alta.

In materia di truffe agli anziani (cosiddette truffe del finto Carabiniere e del finto avvocato), alle campagne informative e di sensibilizzazione sono stati associati dei protocolli info-operativi, in sinergia con i Comandi Provinciali dell’Arma di Cagliari, Nuoro e Sassari, che hanno già consentito:

  • l’immediato arresto di 5 autori, alcuni dei quali, effettuati ai Porti di Cagliari e Olbia mentre i malviventi si stavano imbarcando
    nei traghetti;
  • l’esecuzione, in Campania, di misura cautelare personale nei confronti di un presunto autore;
  • l’identificazione di altri 5 presunti autori di reato;
  • l’emissione di 2 fogli di via obbligatorio richiesti al Questore di Oristano;

nella consapevolezza che il supporto e il contributo delle vittime, in questo come in altri casi, può realmente fare la differenza.

Tale modello interprovinciale di contrasto applicato dalle articolazioni operative dei Carabinieri è ancor più necessario ed efficace in Sardegna, ove gravi episodi di assalto ai portavalori hanno destato grande allarme sociale.

Seppur la Provincia di Oristano non sia stata colpita tali fenomeni, grande attenzione è stata posta all’intensificazione dei controlli alle arterie stradali e agli obiettivi sensibili con servizi di controllo straordinario del territorio ed il supporto delle Squadre Operative dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna di Abbasanta ed una costante attività di monitoraggio ed informativa.

A carattere generale, ribadiamo l’importanza dell’apporto dei cittadini nella segnalazione alle forze di polizia di eventi delittuosi in atto. La tempestività delle segnalazioni al numero unico di emergenza e alle Centrali Operative è spesso risolutiva, consentendo un abbattimento dei tempi di intervento delle forze di polizia.

Auspichiamo che i Sindaci implementino la videosorveglianza come ribadito anche in sede delle riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presiedute dal Prefetto Dr. Salvatore Angieri. Tale approccio è ancor più determinante nei piccoli centri, ove le Stazioni Carabinieri garantiscono Presidio di legalità, ma anche “collante sociale”.

L’interazione col cittadino rende efficace l’attuazione da parte dell’Arma di modelli di prevenzione e di contrasto alle forme di illegalità sempre più aderenti alle esigenze di protezione e rassicurazione della popolazione.

La diffusione capillare dei presidi dell’Arma nei Comuni permette non solo l’immediato intervento ma anche la rapida attivazione delle articolazioni operative sovraordinate (Compagnie di Oristano, Ghilarza e Mogoro e il Comando Provinciale del Capoluogo).

Nei fatti più gravi di criminalità accaduti nel Capoluogo e in Provincia, l’Arma è intervenuta sia con interventi immediati che con indagini, a volte articolate e complesse:

  • come in febbraio 2024, in una tentata rapina ad una banca a Santa Giusta, con l’arresto di un rapinatore ancora all’interno degli uffici ed il successivo rintraccio del complice, 3 giorni dopo, già imbarcato sul traghetto a Cagliari per scappare in “continente”;
  • come a luglio 2024, con 3 arresti eseguiti a seguito delle indagini su una rapina ad un ufficio postale di Ollastra avvenuta nel dicembre 2023 e altri 7 arresti eseguiti tra luglio e novembre a seguito delle indagini su un tentato omicidio del dicembre 2023, scaturito per fatti di spaccio di stupefacenti e detenzione illegale di armi;
  • come in agosto, con un arresto eseguito in poche ore a seguito di un omicidio avvenuto di notte a Santa Giusta.

In merito all’attività antidroga, i militari del Comando Provinciale, con il supporto dello Squadrone Eliportato “Cacciatori Sardegna” e dell’11° Nucleo Carabinieri Elicotteri di Elmas, attraverso una costante attività di monitoraggio ed informativa, hanno proceduto con 38 arresti, 60 denunce all’Autorità Giudiziaria, 87 segnalazioni al Prefetto per detenzione di stupefacente per uso personale, sequestrato 691 kg. di marijuana, 4 estese piantagioni di parecchie migliaia di piante di cannabis indica, 2 kg. di cocaina (di cui una grossa parte nel Capoluogo, in via Gennargentu).

Non possiamo, infine, non menzionare l’attenzione riposta, nell’attività istituzionale, alla tutela delle vittime vulnerabili. I numeri registrati in materia di codice rosso, purtroppo, tendono ad aumentare, come dimostrato dagli arresti, dai deferimenti in s.l., dalle misure cautelari emesse dall’autorità giudiziaria, e dalla gestione di oltre n. 150 codici per braccialetti elettronici, indicativi dell’elevata incidenza sul territorio di queste tipologie di reato.

  • L’Arma, che ad Oristano vede operativa da ormai un anno la “Stanza tutta per sè“, realizzata in collaborazione con Soroptimist-Italia, continuerà a costituire un presidio di legalità anche in questo settore, auspicando che ciò possa contribuire a determinare una drastica riduzione del fenomeno.

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