Trump, annessioni e toponomastica: Gattolino “Little cat”, Torrino “Little tower”, Il Matto “The crazy”. Il Trasimeno diventa aretino, la Chimera resta

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Notiziario aretino della settimana. In questa edizione: le calze a tema della Befana ad Arezzo. Gli obiettivi aretini di Trump. I primi vip che visiteranno Arezzo nel 2025.
Erano tanto attese e sono arrivate le calze della Befana, con dolci per quasi tutti. Il quasi è d’obbligo, perché ci sono state alcune sorprese inaspettate. All’Assessore Casi la Befana ha portato un calzinotto bucato e arsettato al calcagno, in onore dei buchi nelle strade e delle toppe che ci vengono messi. Ai responsabili dei cattivi odori in zona San Zeno ha portato un calzino puzzolente di almeno una settimana di quelli che si attaccano al muro se ce li traventi. A chi ancora tiene chiuso l’Anfiteatro la calza è arrivata (appunto) chiusa a chiave, con anche un post-it della Befana, notevolmente arrabbiata, con la scritta: “Così impari a tenere chiuso”. La Befana era fortemente irritata in quanto arrivando in volo ha sbattuto il naso già torto di suo nel cancello dell’Anfiteatro. E in una città in cui a Babbo Natale si dà anche la casa, a lei che è rimasta fuori dal cancello, la cosa non è piaciuta.
A chi continua a buttare le buste della spazzatura in giro, la Befana, più che la calza, avrebbe voluto riportargli la busta sotto casa. Ma siccome, a differenza di molti, lei è educata, non lo ha fatto. Poi la Befana è volata via e con essa son volate via le feste, per la gioia di mamme e nonne che, seppur sfacendo Albero e Presepe, si erano già sfatte pazienza coi figlioli e nipoti a casa due settimane.
In questa settimana hanno fatto sensazione le dichiarazioni del futuro Presidente USA Trump che auspica, tra le altre cose, la conquista della Groenlandia, quella del Canada e che il Golfo del Messico verrà chiamato Golfo D’America. Trump ha anche detto cosa vorrebbe per Arezzo quando tornerà ad essere Presidente. In primis, il suo vecchio sogno, ovvero che alcune località cambino nome. Ovvero, il Gattolino diventerà LITTLE CAT, il Torrino LITTLE TOWER, mentre Il Matto sarà THE CRAZY e Pratacci cambierà in BAD MEADOWS. Poi il suo desiderio di far tornare THE HOLES OF BIG BISACS (Le buche del Bisaccioni) in modo da fa così sparire la vecchia Dogana (vecchio sogno dell’Europa). Trump ha poi detto che alla Statua di Guido Monaco, farà mettere una torcia in mano come quella della Libertà, in modo che in quella Piazza ci si veda di più e che lo stesso Guido Monaco possa leggere quel libro che ha in mano (come appunto la Statua della Libertà). Preso dall’entusiasmo, Trump ha poi annunciato che annetterà alla provincia di Arezzo alcune località attualmente fuori di poco e cioè: Bettolle, Rigomagno, San Gusmè, Matassino, Reggello, Vaggio, Restone, Pistrino, Citerna, Fighille, Lerchi, Volterrano, Morra, Castel Rigone, Tuoro sul Trasimeno e Castiglione del Lago. Il quale Lago, a quel punto, passando in territorio aretino cambierà nome da Trasimeno a Trasipiù, in quanto ce ne guadagna! Trump ha detto anche che la Chimera rimarrà ad Arezzo e farà da cane da passeggio a Guido Monaco che, a quel punto, con il guinzaglio in una mano e la torcia nell’altra, è destinato a posare il libro da qualche parte o a riportarlo in Biblioteca dove lo rivogliono da secoli.
Dopo queste affermazioni di Trump, Ghinelli è subito volato in America per un evento su Giorgio Vasari a San Francisco da dove, a proposito di Chimera, ha annunciato che, visto il successo, la Mostra del Vasari ad Arezzo sarà prorogata fino al 2 Marzo. Poi, preso dall’ euforia, il nostro Sindaco ha anche fatto una gaffe, dato che gli è stata richiesta una frase dialettale aretina e lui ha risposto: “FOCO ALLE NANE!” dimenticandosi che proprio lì in California col fuoco ci combattono da una settimana. Si è poi scusato dicendo: “E pensare che a me me brontolano perché i fuochi (a San Donato) li faccio durare troppo poco e il forno crematorio non funziona”.
Cominciato il 2025, già si annunciano i primi nomi di persone importanti che visiteranno la nostra città. Il primo dovrebbe essere Elon Musk, che ha detto che sul cielo di Arezzo aumenterà i passaggi dei suoi starlink per farne una specie di spettacolo quotidiano di luci notturne e considerando l’illuminazione in stile genovese (buio pesto) di molti “lampioni” cittadini, ci dovrebbe riuscire facilmente. Poi, appena finiti i tornei in Australia, è atteso in città il numero 1 del tennis mondiale Jannik Sinner, che ha scelto Arezzo per prepararsi alla stagione sui campi in terra rossa. Ma è tuttora incerto perché ha saputo che ormai di rosso a Arezzo… decatti se si accendono i semafori. Poi è atteso Ziggy Marley, il figlio del grande Bob, che vuol portare la famiglia all’interno dell’Anfiteatro, dove l’erba cresce a dismisura, per così “rinverdire” la tradizione di padre in figlio. Gli “aromi” che potrebbero nascere sarebbero in grado di risvegliare gli occupanti dei sarcofagi del vicino museo etrusco!
Poi il Ministro delle infrastrutture Salvini che, in vista della costruzione del Ponte sullo Stretto, vorrebbe fare foto al Ponte Buriano, che resiste da oltre 7 secoli a passaggi, alluvioni e bombe. E se resiste anche alle bombe che spara Salvini, vuol dire che resiste a tutto!
E per finire il proverbio della settimana: L’Epifania tutte le feste le porta via. Ma sarebbe l’ora de smettere de lasciare i sacchi intorno ai bidoni, prima che la gente se rompa i coglioni, e i cinghiali ce facciano le colazioni.



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