Messina
Arriva la denuncia del Partito Democratico sullo stato in cui versano gli ospedali delle 9 province siciliane. Il “viaggio” degli esponenti dem all’interno della sanità pubblica dell’isola ha fatto anche tappa al Papardo dove le carenze di personale sanitario e il sequestro delle sale operatorie di cardiochirurgia incidono pesantemente sulle prestazioni da erogare.
Uno scenario allarmante quello presentato dal reportage del Partito Denocratico al termine del secondo giorno del “viaggio” all’interno della sanità pubblica siciliana. Una serie di sopralluoghi negli ospedali delle 9 province dell’isola per monitorarne le condizioni e prendere coscienza della situazione che li caratterizza. Tra i pochi medici, infermieri e oss a disposizione; l’assenza di collegamenti tra i pronto soccorso e le strutture sanitarie territoriali; e l’insufficienza di posti letto, il quadro è preoccupante. Il caso più emblematico, come sottolineato dagli esponenti dem, è quello dell’ospedale Papardo che da circa due mesi non può contare
sulle sale operatorie del reparto di cardiochirurgia poste sotto sequestro dopo i 7 decessi avvenuti in seguito ad altrettanti interventi chirurgici. In questo modo – spiegano – “a Messina attualmente non si possono effettuare interventi di cardiochirurgia nelle uniche due sale che servono la città e gli altri 107 comuni della provincia”. “Abbiamo visitato il pronto soccorso, il reparto di medicina, il reparto di oncologia e quello di cardiochirurgia – ha dichiarato Calogero Leanza -. Sia i sanitari presenti che la dirigenza hanno ammesso la cronica insufficienza di personale, soprattutto di quello medico. Ad esempio nel reparto di ematologia da mesi manca il primario, ruolo sopperito dal direttore sanitario, e mancano medici. Nel reparto di cardiochirurgia mancano almeno 5 medici, situazione ancora peggiore nel reparto di ortopedia.” Gravi carenze che, senza gli adeguati finanziamenti, non possono essere colmate, e che vanno ad incidere significativamente sull’abbattimento delle liste d’attesa.
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