Partirà da Bergamo (da ChorusLife, per la precisione) il Giro d’Italia femminile 2025

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Il Giro d’Italia femminile 2025 partirà da Bergamo. L’annuncio è arrivato nel pomeriggio di oggi (lunedì 13 gennaio) a Roma, in occasione dell’evento organizzato da RCS Sports & Events per presentare le edizioni di quest’anno del Giro d’Italia maschile e, appunto, femminile.

La presentazione si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma ed è stata condotta dal giornalista Pierluigi Pardo e da Barbara Pedrotti, Ignazio Moser ed Eleonora Incardona, con interviste dalla platea di Paolo Pacchioni di Rtl 102.5 (radio partner del Giro d’Italia e radio ufficiale del Giro d’Italia Women). Per l’occasione, erano presenti nella capitale anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, e l’assessora allo Sport, Marcella Messina.

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Partenza da Bergamo, chiusura a Imola

La corsa si terrà dal 6 al 13 luglio e sarà lunga ben 939,6 km, con 14 mila metri di dislivello. Tra le tappe, sono previste anche una cronometro individuale, due tappe pianeggianti, tre di media montagna e due di alta montagna. L’avvio sarà, come detto, a Bergamo e prevede una sfida a cronometro di 13.6 km. La nostra provincia sarà protagonista, in parte, anche nella seconda tappa, da Clusone all’Aprica.

Il gran finale è in programma per domenica 13 luglio con la tappa Forlì-Imola, che prevede 2.200 metri di dislivello e nella quale verrà riproposto il circuito dei Mondiali del 2020 con le ascese di Mazzolano e Cima Gallisterna.

Le tappe bergamasche

Andando più nello specifico delle tappe orobiche, la cronometro individuale cittadina del 6 luglio prevede la partenza da ChorusLife, per una prima parte su strade larghe e rettilinee intervallate da inversioni di marcia e brevi semicurve. Passaggio verso il centro con una breve e leggera salita a sfiorare la città alta per oi discendere fino all’arrivo al Sentierone.

Il giorno seguente, invece, una tappa divisa in due parti: la prima da Clusone fino a Lovere in discesa, seguita dalla seconda, in lieve e costante ascesa. Si attraverserà tutta la Val Camonica fino a Edolo, per poi risalire verso Aprica dalla vecchia strada per Corteno Golgi.

Le parole di Carnevali e Messina

Comprensibilmente orgogliosa di questa scelta degli organizzatori la sindaca Carnevali: «È stato un grande onore partecipare oggi alla presentazione del Giro d’Italia Women 2025. Un evento che porterà il grande ciclismo femminile a vivere le emozioni della partenza proprio dalla nostra città. Desidero ringraziare di cuore gli organizzatori, Promoeventi Sport e tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario appuntamento sportivo. Bergamo e la sua provincia hanno una solida vocazione sportiva, come dimostra il prestigioso riconoscimento ottenuto quest’anno: siamo stati indicati come la città e la provincia più sportiva d’Italia per il 2024 (e secondi per l’attività ciclistica), conquistando l’Indice di Sportività. Questo risultato è frutto del lavoro delle nostre associazioni e società sportive, delle istituzioni e di tutti i cittadini che credono nei valori dello sport come strumento di crescita personale e collettiva. Il Giro d’Italia Women è un’opportunità straordinaria per Bergamo. Non solo per accogliere un grande evento sportivo, ma anche per promuovere i valori che lo sport incarna: il rispetto, la lealtà, l’inclusione e la solidarietà».

Altrettanto soddisfatta l’assessora Messina: «Sono particolarmente contenta che il Giro d’Italia Donne 2025 prenda il via dalla nostra città dando così ulteriore slancio alla stagione 2024, straordinariamente positiva per lo sport cittadino, e alla candidatura di Bergamo Città Europea dello Sport 2027, di cui sapremo a marzo prossimo. Da assessora allo Sport, alle Politiche sociali e alla Salute, mi piace inoltre sottolineare il connubio tra la gara e la Fondazione “Una. Nessuna. Centomila.”, a conferma di come l’attività sportiva, ovunque praticata e ancor più a livello agonistico, sia portatrice di valori importanti che vanno dalla salute e il benessere psico-fisico, all’inclusione dei più fragili e delle persone con disabilità, fino alla sensibilizzazione sui temi della violenza sulle donne e delle pari opportunità di cui sentiamo tutti l’urgenza».



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