La scommessa multimiliardaria su Bitcoin di MicroStrategy ha dato risultati spettacolari. Tuttavia, i bei tempi non dureranno: quando i finanziamenti a basso costo si esauriranno, il prezzo delle azioni di MicroStrategy si affloscerà.
Gli imitatori rischiano di fare la stessa fine: i massimalisti di Bitcoin BTCUSD dovrebbero guardare altrove.
Sin dal 2020, gli investitori di fatto pagano MicroStrategy per accumulare BTC. MicroStrategy ha progettato un attraente “rendimento da Bitcoin” per gli azionisti, emettendo azioni dal valore elevato e prendendo soldi in prestito a costo quasi nullo. Questo ha innescato un circolo virtuoso, facendo schizzare il valore delle azioni dell’azienda (MSTR) sempre più in alto. Gli imitatori, dalle case farmaceutiche ai concorrenti di YouTube, stanno mettendo in atto strategie di tesoreria simili.
Le tesorerie aziendali in BTC sono coperture contro l’inflazione, e non giustificano pertanto un tale aumento del prezzo delle azioni. Durante questo ciclo il valore di MSTR è arrivato alle stelle, ma presto la rotta si invertirà: nel 2025 gli investitori dovrebbero evitare MicroStrategy e optare invece per una classica esposizione ai BTC spot.
La visione di Saylor
Originariamente una società di software, nel 2020 MicroStrategy è diventata di fatto un hedge fund di Bitcoin, quando il fondatore Michael Saylor ha iniziato a utilizzare il bilancio della società per acquistare la criptovaluta. Da allora MicroStrategy ha investito quasi 23,5 miliardi di dollari in Bitcoin e oggi possiede oltre 400.000 BTC, ovvero circa il 2% dell’offerta totale.
La scommessa di Saylor ha dato i suoi frutti: i dati mostrano che i BTC dell’azienda valgono oltre 40 miliardi di dollari, con un profitto non realizzato di circa 16,5 miliardi di dollari. Ciò rappresenta un rendimento sul capitale investito superiore al 70%!
Ma le azioni di MicroStrategy hanno ottenuto risultati persino migliori. Dal 2020 MSTR è impennato di circa il 2.500%, superando praticamente tutte le importanti società quotate in borsa, ad eccezione di Nvidia. Il 2024 è stato un anno particolarmente positivo per l’azienda: da gennaio a dicembre il valore di MSTR è cresciuto di quasi il 600%, superando di gran lunga i guadagni del 125% di BTC.
A fine anno MicroStrategy ha raggiunto i 400$ per azione, con un market cap di oltre 90 miliardi di dollari. Ciò significa che MSTR ha un sovrapprezzo di due volte superiore rispetto ai BTC presenti nella tesoriera della società.
Il merito non va ovviamente attribuito al software business di MicroStrategy, che ha perso 18,5 milioni di dollari nel terzo trimestre. Mark Palmer, analista di Benchmark, ha affermato in una nota di ricerca di novembre: “MSTR ha creato valore per gli azionisti attraverso le sue operazioni di tesoreria, ovvero il suo ripetuto accesso ai mercati dei capitali per raccogliere fondi al fine di alimentare l’aggiunta di Bitcoin alle sue già considerevoli partecipazioni.“
MicroStrategy sta puntando tutto su BTC
Gli investitori non ne hanno mai abbastanza. Da agosto, gli ETF che offrono un’esposizione a leva su MSTR hanno accumulato più di 4,5 miliardi di dollari di asset in gestione. Il 29 novembre Solv, un protocollo DeFi, ha annunciato l’intenzione di lanciare una “MicroStrategy on-chain”.
Anche altre aziende stanno seguendo l’esempio di MicroStrategy. Tra queste Hoth Therapeutics, produttore di farmaci; Genius Group, sviluppatore di intelligenza artificiale; e Rumble, alternativa a YouTube. Anche il colosso Microsoft sembra essere interessato, mentre l’azienda Tesla di Elon Musk possiede già quasi un miliardo di dollari in BTC.
Secondo Bitcointreasuries.net, ad oggi le tesorerie aziendali detengono quasi 3 milioni di BTC.
Ad agosto MicroStrategy ha persino introdotto un nuovo parametro: il “Bitcoin Yield”, che misura il rapporto tra le partecipazioni in BTC e le azioni in circolazione. In altre parole, il numero di BTC per azione è diventato un punto di riferimento per la performance aziendale.
A ottobre MicroStrategy ha presentato un piano per raccogliere 21 miliardi di dollari in azioni e altri 21 miliardi di dollari in debito, allo scopo di finanziare una campagna triennale di acquisti di BTC: il cosiddetto “21/21 Plan”. L’obiettivo è semplice: MicroStrategy intende “aumentare il rendimento di BTC […] per ciascuno dei prossimi tre anni dal 4-6% al 6-10%“, ha dichiarato Palmer.
Saylor è certo che il valore di BTC raggiungerà i 13 milioni di dollari per moneta entro il 2045; 3 milioni per moneta entro quella data sarebbe, a suo parere, lo scenario peggiore. Tuttavia, secondo Palmer “l’approccio di MicroStrategy ha avuto molti detrattori. […] A coloro che si sono chiesti perché qualcuno dovrebbe comprare le azioni di MicroStrategy invece di investire direttamente in Bitcoin, il management dell’azienda ha risposto semplicemente indicando le ottime prestazioni di MSTR dal 2020 a oggi.“
Tuttavia, questo trend potrebbe molto facilmente cambiare.
Preparatevi al disfacimento
A novembre, MicroStrategy ha raccolto 3 miliardi di dollari da obbligazioni convertibili per finanziare ulteriori acquisti di BTC. Si trattava del primo grande passo verso il 21/21 Plan. I termini dell’accordo erano incredibili: grazie a un tasso d’interesse dello 0%, MicroStrategy ha di fatto preso soldi in prestito gratuitamente. Gli investitori possono teoricamente convertire le loro note in azioni MSTR, ma solo a un prezzo fisso di 672,40$ per azione. Si tratta di una cifra di oltre il 100% maggiore rispetto all’attuale valore di MSTR.
Se MSTR non raggiungerà quel prezzo entro il 1° giugno 2028, i possessori delle note potranno richiedere rimborsi in contanti. Altre note di MicroStrategy presentano condizioni simili e costituiscono un debito di almeno 2 miliardi di dollari. Una crisi di liquidità è praticamente inevitabile.
Se i possessori delle note richiederanno un rimborso, MicroStrategy potrà rifinanziarsi (probabilmente a condizioni meno favorevoli) oppure vendere i suoi Bitcoin. Quest’ultima eventualità provocherebbe un’onda d’urto sui mercati delle criptovalute, dato che MicroStrategy è il più grande detentore di BTC al mondo. In ogni caso, il persistente sovrapprezzo di MSTR rispetto ai BTC nella sua tesoriera potrebbe evaporare da un giorno all’altro.
Attualmente il prezzo di MSTR è di circa 327$, una cifra notevolmente inferiore rispetto al picco di 543$ registrato il 21 novembre. Se il sovrapprezzo di MicroStrategy svanisse completamente, MSTR scenderebbe sotto i 170$ per azione. Questo supponendo che il valore di BTC rimanga costante: i ribassi del mercato potrebbero far scendere ulteriormente le azioni.
Per la maggior parte degli investitori, l’esposizione a BTC spot (compresi gli ETF statunitensi come l’iShares Bitcoin Trust ETF di BlackRock) presenta una volatilità più che sufficiente. Soltanto i più convinti massimalisti di Bitcoin dovrebbero investire nell’azienda di Saylor: tutti gli altri dovrebbero starne alla larga.
Alex O’Donnell è un senior writer di Cointelegraph. Ha fondato l’azienda DeFi “Umami Labs”, e ha lavorato per sette anni come giornalista finanziario presso Reuters, dove si è occupato di M&A e IPO. È anche Crypto Growth Lead presso l’acceleratore di start-up Expert Dojo.
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