Cronaca Meteo – Vortice freddo al sud con venti forti e neve copiosa. Potenza sepolta da oltre mezzo metro. Foto, video e previsione prossime ore « 3B Meteo

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ORE 15:30 – ANCORA NEVE, POTENTINO VERSO I 60cm – Seppur debolmente la neve continua a cadere con una certa costanza lungo tutto l’Appennino lucano con accumuli che ormai sfiorano i 60cm già dagli 800m nella provincia di Potenza. Neve debole e gelo intenso con  venti rabbiosi di Grecale condizionano anche l’Appennino campano, quello molisano e abruzzese.

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ORE 13:30 – NEVE IN CALABRIA SULLA SILA, ABBONDANTE DAGLI 800m – La Calabria sta vivendo questa ondata di maltempo con due situazioni molto diverse. Nella zona settentrionale della regione e dunque tra Pollino e Sila, l’aria fredda riesce ad abbassare la quota delle nevicate anche sotto agli 800m e il paesaggio risulta abbondantemente innevato già da quella quota. Molto diverso il campo termico sulla zona meridionale della regione dove il freddo non arriva con decisione e le temperature consentono alla neve di cadere solo a quote piuttosto alte. Intanto queste sono al momento le condizioni nella zona della Sila

ORE 13:00 – NEVE ANCHE IN SARDEGNA – L’irruzione artica ha raggiunto anche la Sardegna. Non c’è vero e proprio maltempo ma le precipitazioni che stanno interessando la zona settentrionale, soprattutto il Nuorese sono state nevose già dai 750/800m di quota sul Gennargentu, imbiancate Desulo e Fonni. 


ORE 12:20 – POTENTINO SEPOLTO DA OLTRE MEZZO METRO DI NEVE – Non si arrestano le nevicate sull’Appennino lucano con la provincia di Potenza che vede la coltre bianca superare il mezzo metro già alla quota di 800/900m. Continua a nevicare anche sull’Appennino Abruzzese

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ORE 11:00 – NEVE SUL GARGANO, BUFERE SULL’APPENNINO ABRUZZESE – Anche il promontorio del Gargano è stato interessato da nevicate fino a quote relativamente basse, 500/600m. Imbiancata abbondantemente anche Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo. E’ ripreso a nevicare intanto sull’Appennino abruzzese e molisano, a tratti persino a carattere di bufera. Si tratta del tipico effetto stau causato dall’addossamento dell’aria fredda carica di umidità raccolta dall’Adriatico sui rilievi montuosi che la bloccano incentivando la precipitazione.

 

Il vortice di bassa pressione scaturito dall’arrivo sul bacino centrale del Mediterraneo di correnti fredde di estrazione artica si è isolato sullo Ionio. Da quella posizione la rotazione delle masse nuvolose attorno al minimo coinvolge più direttamente l’estremo Sud e in particolare Sicilia orientale, Calabria ionica e in parte ancora Puglia, Basilicata e Campania. Addensamenti più che altro da stau sono presenti fino all’Adriatico centrale soprattutto a ridosso dell’Appennino ma i fenomeni sono modesti. Notevoli invece gli apporti precipitativi che dalla mezzanotte hanno interessato ancora la Sicilia con punte di 40mm nel Messinese e 30mm nel Palermitano che cumulati con quelli caduti ieri raggiungono punte di 120mm nel Messinese e 100mm nel Palermitano. Si sono invece in parte attenuate le condizioni di maltempo che avevano causato ieri sera degli allagamenti nel Catanese con punte di 80/100mm. Anche la neve cade meno abbondante della giornata di domenica. Nevica ancora a tratti sulla Sila, sul Potentino, sull’Appennino Campano e Molisano, sulla Daunia in Puglia fino a quote molto basse, anche sotto ai 400m ma i fenomeni sono nel complesso più deboli dopo le bufere che avevano interessato ieri quelle zone. Potenza  si è risvegliata stamattina con un manto nevoso che in più punti superava i 30cm ma nella provincia a 900m di altitudine già si toccano punte di 50cm. Neve a tratti mista a pioggia anche sulla città di Benevento. Neve sul Gargano dai 600m.

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Sfiorata la tragedia sul versante lucano del Pollino per un escursionista che è rimasto ferito e bloccato a 1800m di altitudine. Le operazioni di salvataggio sono state difficili e complicate dalle forti nevicate ma alla fine l’uomo è stato tratto in salvo. La situazione meteo è radicalmente diversa sulle regioni centro settentrionali dove il flusso di correnti fredde si presenta privo di vorticità e dunque di fenomeni. Qui i cieli sereni della notte e in qualche caso anche qualche locale fenomeno di inversione termica sulle Alpi orientali hanno portato a temperature davvero gelide. Punte minime di -16°C sono state  registrate questa mattina all’alba nella provincia di Bolzano intorno ai 1300m, mentre in Valpadana si sono toccati i -8°C nell’Astigiano, i -7°C nel Bolognese e i -6°C nel Parmense. Nessuna minima sottozero invece in pianura o nelle basse valli sulle regioni centrali e al Sud a causa dei forti venti che hanno tenuto i termometri non troppo bassi. Proprio per quanto riguarda il vento, si segnalano ancora raffiche fino a 100km/h e oltre sull’Appennino Umbro e quello laziale con punte di 135km/h a Campocatino nel Frusinate. Venti forti anche in pianura e sui litorali delle regioni del Sud con raffiche fino a 90km/h sul Salento, nel Napoletano, Casertano, Salernitano, Crotonese e Olbiense.

Nel corso delle prossime ore la bassa pressione non si muoverà particolarmente e dunque c’è da aspettarsi un mantenimento dell’attuale stato di maltempo fino alla fine della giornata sulle zone attualmente coinvolte. Le regioni più colpite saranno ancora la Sicilia soprattutto ionica e in parte ancora Calabria orientale, Basilicata, Puglia e Appennino centro meridionale in Genere. Le basse temperature favoriranno precipitazioni nevose fino a quote collinari, anche di bassa collina. Vediamo un dettaglio:

METEO PROSSIME ORE: Nord, sereno o poco nuvoloso salvo sporadici addensamenti sulla Romagna senza fenomeni. Centro, sereno o poco nuvoloso su Toscana e Lazio. Nuvoloso su Umbria, Marche e Abruzzo con qualche sporadico fenomeno nevoso fino a bassa quota al mattino poi in rialzo sull’Abruzzo fino a 500m e via via sempre meno probabile dal pomeriggio. Sud, maltempo diffuso con fenomeni abbondanti su sulla Sicilia orientale, più deboli sulla Campania interna, assenti o molto sporadici sulla Sardegna orientale. Neve fino a quote di medio bassa collina tra Molise, Campania, Puglia e Basilicata, oltre i 500m sull’alta Calabria, a quote di montagna altrove. Temperature stazionarie o in lieve aumento sulle regioni centrali tirreniche. Venti forti di Grecale. Mari molto mossi o agitati con mareggiate lungo le coste esposte.

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