I controlli sull’Isee 2025 per quanti anni si rischiano se si dichiara il falso o si commettono errori? Entro quanti anni possono essere effettuati gli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate? Anche se l’Isee basso è determinante per avere diritto a molti bonus, agevolazioni e benefici, questo non significa che si debba abbassare il valore con dichiarazioni false e forme di abuso, perchè anche sulle Dsu sono effettuati controlli abbastanza attenti dall’amministrazione tributaria.
L’Isee è una attestazione che si ottiene da auto dichiarazioni in quanto la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) non presenta l’obbligo di portare determinati documenti. Il Caf o il Patronato si limitano alla compilazione e inseriscono i dati che il contribuente dichiara. Proprio per questo mancato controllo in corso di compilazione delle Dsu molti, nel corso degli anni, ne hanno approfittato dichiarando il falso e omettendo dati determinanti (che avrebbero alzato il valore dell’Isee).
L’Isee precompilato nasce proprio per avvalersi delle banche dati telematiche, la cosa ha ridotto il problema delle false dichiarazioni non eliminandolo del tutto, però. Ancora oggi, quindi, c’è ancora chi si chiede per quanti anni possono essere effettuati controlli sull’Isee e cosa di rischia in caso d falsa dichiarazione.
Può capitare che per dimenticanza o volutamente si ometta qualche informazione nell’Isee. Ma cosa rischia chi dichiara il falso nel proprio modello Isee e attraverso dei controlli viene scoperto?
Cos’è l’Isee e a cosa serve
Partiamo con il dire che l’Isee serve a indicare la situazione economica del nucleo familiare, tenendo conto di entrate, uscite e numero di componente. L’indicatore permette di accedere a una serie di benefici e agevolazioni statali tra le quali ricordiamo il reddito di cittadinanza e l’assegno unico nella sua forma intera.
Ma l’Isee serve anche a determinare le eventuali tasse universitarie da pagare per i figli che vogliono ottenere una Laurea e in quel caso permette di risparmiare non poco anche con Isee non bassissimo. Per molti di questi bonus, l’ISEE serve a dimostrare di avere una situazione reddituale al di sotto di una determinata soglia.
Proprio per questo motivo qualcuno potrebbe essere portato a dichiarare il falso nella Dsu pur di ottenere un bonus, uno sconto o una prestazione. Ma bisogna tenere conto che in questo caso si commette un reato (falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale) che ha conseguenze non indifferenti: non solo la perdita del beneficio, ma anche la reclusione fino a sei anni.
Come avvengono i controlli sull’Isee 2025?
I controlli che vengono effettuati sull’Isee sono di due tipi. Va sottolineato, però, che non sono effettuati sull’attestazione, ma sulla Dsu: la dichiarazione resa per l’Isee, infatti, è proprio la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. I controlli possono essere di tipo:
- formale e serve a verificare che le autocertificazioni che il contribuente ha dichiarato corrispondano con quelle che ha reso al Fisco;
- sostanziale, ovvero un controllo che è diretto alla verifica delle reali condizioni economiche del nucleo familiare. Questa tipologia di controllo è effettuata dalla Guardia di Finanza in modo selettivo e limitato, sempre dopo l’erogazione della prestazione.
Controlli ISEE 2025, cosa rischia chi dichiara il falso? Perdita del beneficio e restituzione del contributo
L’ISEE serve richiedere una serie di bonus e prestazioni legate alla situazione reddituale.
I controlli sono fatti a campione, quindi molti contribuenti che hanno dichiarato dati falsi potrebbero anche passarla liscia, ma mentire non conviene. Anche se non si tratta di evasione fiscale, è comunque un raggiro ai danni dello Stato, per ottenere prestazioni agevolate che non spetterebbero.
Chi commette il reato di falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale va incontro a conseguenze non così leggere: la prima è la perdita del beneficio.
D’altronde, il beneficio sarebbe illegittimo: non sarebbe giusto godere di un’agevolazione ottenuta dichiarando dati non conformi alla realtà. Il contributo ottenuto viene quindi revocato, e la cifra percepita fino a quel momento va restituita.
Controlli ISEE 2025 e dichiarazione del falso: si rischia fino a sei anni di reclusione
La restituzione del beneficio non è l’unica conseguenza possibile: ce n’è un’altra ben più grave che dovrebbe far passare la voglia ai contribuenti di fare i “furbetti” con l’ISEE.
Se durante i controlli dell’Agenzia delle Entrate o della Guardia di Finanza si riesce a dimostrare che la dichiarazione del falso è stata volontaria, c’è un’integrazione di un vero e proprio reato di truffa ai danni dell’Inps. Da ciò deriverà un processo penale con conseguente applicazione della reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da 51 euro a 1.032 euro;
Per quanti anni di rischia il controllo Isee 2025?
Per quel che riguarda le somme che si sono percepite i controlli possono avvenire entro 5 anni. Per il processo penale, invece, i controlli possono avvenire entro 7 anni dalla falsa dichiarazione.
Cosa significa questo? Che il controllo può avvenire entro 7 anni dal momento della presentazione della Dsu, ma le somme che possono essere richieste in restituzione sono solo quelle relative agli ultimi 5 anni a partire dal 31 dicembre dell’anno in cui la falsa dichiarazione è stata presentata.
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