- La Legge di Bilancio offre importanti agevolazioni a chi intende avviare un’attività da artigiano o commerciante nel 2025, con uno sconto contributivo del 50%.
- Il beneficio avrà una durata di tre anni e non potrà essere cumulato con altri sgravi contributivi attivi.
- Sarà però possibile, decorsi i tre anni, accedere allo sgravio del 35% rivolto alle partite IVA forfettarie, qualora l’attività operasse in tale regime.
Ottime notizie per gli aspiranti imprenditori: la Legge di Bilancio 2025 introduce un’importante agevolazione per artigiani e commercianti che avviano una nuova attività quest’anno. Si tratta di uno sconto contributivo del 50% sulla Gestione INPS per un periodo di tre anni, pensato per ridurre l’impatto economico iniziale di chi decide di mettersi in proprio.
La misura, che si affianca ad altre già operative come la riduzione del 35% per i contribuenti in regime forfettario, offre un ventaglio di opportunità interessanti a lungo termine, ma bisognerà sapere come sfruttarla al meglio. Vediamolo nelle prossime sezioni.
Artigiani e Commercianti: sconto INPS del 50%
La nuova misura, come da Legge di Bilancio, è stata concepita per rivolgersi esclusivamente a una specifica categoria di beneficiari, ovvero coloro che abbiano avviato un’attività o effettuato il primo ingresso in una società tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025 nelle aree Artigiani e Commercianti.
Lo sconto previsto, di entità pari al 50% dell’importo complessivamente dovuto sarà applicabile per un periodo massimo di 36 mesi consecutivi dalla data di iscrizione alla Gestione INPS, che costituisce il punto di riferimento per l’attivazione del beneficio.
Tuttavia, esistono strategie che potrebbero consentire di prolungare i vantaggi economici derivanti dalla misura anche oltre il limite temporale dei tre anni, in una sorta di “staffetta” agevolativa in tandem con altri sgravi. Ecco come fare.
Sgravi contributivi per forfettari, come cumulare il beneficio
Ed è qui che entra in gioco un’altra agevolazione già operativa, ovvero la riduzione contributiva del 35% prevista per chi opera in regime forfettario. La normativa stabilisce infatti che, al termine del triennio in cui si applica lo sconto del 50%, ovvero nel 2028, gli aventi diritto che rientrano nei requisiti del forfettario potranno accedere alla riduzione del 35%. Le due misure non sono cumulabili, dunque, ma potenzialmente consecutive.
Ad oggi, l’INPS non ha ancora pubblicato le istruzioni per la gestione della nuova agevolazione. Sarà necessario attendere chiarimenti ufficiali per conoscere i dettagli delle procedure di richiesta e dei requisiti operativi. Si segnala però già che per la riduzione del 35% in regime forfettario è richiesta una comunicazione preventiva all’INPS, da inviare:
- al momento dell’iscrizione per chi avvia l’attività nel corso dell’anno.
- entro il 28 febbraio per i titolari di partita IVA già iscritti;
Contributi INPS Artigiani e Commercianti: a quanto ammontano
Abbiamo parlato degli sgravi contributivi dedicati ad Artigiani e Commercianti nel 2025, ma a quanto ammontano i contributi che queste specifiche categorie sono tenute a versare? Per gli imprenditori iscritti alle Gestioni INPS, l’importo dei contributi è calcolato in base a due componenti principali: una quota fissa e una quota variabile.
La quota fissa è obbligatoria indipendentemente dal reddito prodotto, mentre la quota variabile si applica solo sui redditi eccedenti una determinata soglia minima, aggiornata per il 2024 a 18.415 euro. Dunque, su tale importo, gli artigiani e i commercianti sono tenuti a versare contributi fissi annuali, indipendentemente dal reddito effettivamente prodotto. In attesa delle nuove quote 2025, per il 2024 sono le seguenti:
- per gli artigiani, l’importo annuo dei contributi fissi è di 4.427,04 euro;
- per i commercianti è di 4.515,43 euro.
Per i redditi che superano il minimale di 18.415 euro, si applica poi un’aliquota contributiva sulla parte eccedente. Nel 2024, l’aliquota è fissata:
- al 24% per gli artigiani;
- al 24,48% per i commercianti.
Per i lavoratori autonomi con età inferiore a 21 anni, è prevista una riduzione dell’aliquota contributiva di 0,3 punti percentuali.
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