Via libera alla bonifica nei siti contaminati a Panzano e Marina Nova

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Vale in tutto quasi nove milioni di euro e sarà completata entro l’autunno del 2026 l’operazione di messa in sicurezza dei siti contaminati di Marina Nova, via dell’Agraria e delle Terme romane. Già in corso quella relativa all’Isola dei Bagni, dove si concluderà entro il 15 aprile, il Comune di Monfalcone ha incassato a fine dicembre la conclusione positiva della Conferenza dei servizi sul progetto relativo a via dell’Agraria e la giunta in questi giorni ha quindi approvato il Progetto di fattibilità tecnico economica.

L’attività di progettazione definitiva ed esecutiva, direzione dei lavori e assistenza al monitoraggio è già stata affidata alla società di ingegneria Serin con sede ad Udine e la conclusione dei lavori è prevista per settembre del 2026. Si tratta del risanamento, finanziato dalla Regione con un contributo di quattro milioni 130 mila euro, di un’area di 22 mila metri quadri, compresa tra il retro di Asi Nidec e via dell’Agraria, a ridosso non solo della fabbrica, ma anche delle società veliche e remiere affacciate sul bacino di Panzano.

Per l’amministrazione l’intervento, al netto della sua valenza ambientale, è non a caso propedeutico a una sistemazione complessiva della zona, recintata e inutilizzabile da due decenni, anche con la creazione di circa 500 posti auto a servizio sia dei lavoratori sia dei diportisti, come sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici Anna Cisint.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Intanto si andrà, visto che le falde non sono risultate contaminate, all’”isolamento” del terreno tramite uno strato di copertura continuo su tutto il sito in modo da impedire la dispersione in atmosfera degli inquinanti. Nelle aree pianeggianti sarà realizzata una pavimentazione in conglomerato bituminoso, previa stabilizzazione a calce-cemento del terreno sottostante. In corrispondenza dei cumuli e delle aree rilevate, presenti perlopiù al confine settentrionale, la copertura sarà realizzata mediante uno strato di terreno vegetale, previa posa di teli in geotessuto alla base.

Si concluderà appunto entro il 15 aprile la bonifica della zona interessata dal consolidamento dell’argine lungo la sponda occidentale dell’isola dei Bagni. L’intervento comporta lo smaltimento di materiale frammisto ad amianto rinvenuto nel corso dei lavori. Proprio per avviare le operazioni, che richiedono ulteriori risorse, la giunta ha approvato l’aggiornamento del quadro economico, che è passato dagli iniziali 300 mila a 600.006 euro di fondi ministeriali, consentendo inoltre il consolidamento definitivo dell’argine e il miglioramento delle pavimentazioni lungo i casoni comunali, per una lunghezza di circa 110 metri, finalizzato alla riqualificazione della fascia pedonale.

«Il progetto, avviato grazie all’interessamento del viceministro Vannia Gava e coordinato dalla Protezione Civile regionale, ha l’obiettivo di mettere in sicurezza l’area e tutelare la pubblica incolumità e rappresenta un’opera di fondamentale rilevanza anche per evitare l’allagamento dell’isola dei Bagni, rientrando di fatto nel più grande progetto di riqualificazione che ha cambiato letteralmente volto a tutto il litorale», evidenzia Cisint.

È in fase di Conferenza dei Servizi il progetto di messa in sicurezza permanente di 40 mila metri quadrati di terreno nel comprensorio delle Terme romane, a ridosso del canale Est Ovest, con la bonifica delle ceneri pesanti prodotte dalla centrale elettrica e lì smaltite nel passato. Un intervento del valore 4.059.038 euro stanziati dal Ministero della Transizione ecologica nell’ambito del Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani e che la Regione ha destinato al Comune di Monfalcone per consentire la realizzazione di un’area verde con funzione ricreativa.

Le analisi di caratterizzazione del sito hanno rilevato la presenza di materiali di riporto, ceneri e rifiuti solidi e il progetto di risanamento prevede l’installazione un capping superficiale così da permettere una sistemazione finale a verde da adibire a parco pubblico, dotato di percorsi pedonali fruibili dalla cittadinanza, con contestuale creazione di una rete di regimazione delle acque meteoriche. Come da prescrizioni sui fondi Pnrr, l’opera sarà completata entro il 31 marzo del 2026. —



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